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Decine di uccelli protetti catturati e uccisi, due 70enni della Valsugana patteggiano la pena
L'operazione da parte delle forze dell'ordine era avvenuta nel febbraio del 2020. Ieri i due in tribunale hanno deciso di patteggiare la pena: in un caso si è chiuso il procedimento con una pena di 6 mesi e 1400 euro di multa mentre il secondo ha concordato 4 mesi 20 giorni e un multa di 1400 euro

TRENTO. Avevano catturato e ucciso decine di uccellini protetti. Due 70enni della Valsugana in tribunale hanno deciso di patteggiare la loro pena: in un caso si è chiuso il procedimento con una pena di 6 mesi e 1400 euro di multa mentre il secondo ha concordato 4 mesi 20 giorni e una multa di 1400 euro.
LA VICENDA (QUI L'ARTICOLO)
L'operazione antibracconaggio era avvenuta nel febbraio di due anni fa. Gli accertamenti da parte dei forestali erano scattati dopo una settimana di appostamenti ed osservazioni mirati, che hanno consentito di scoprire reti per uccellagione, lacci in crine di cavallo e in acciaio e gabbiette di cattura, alcune delle quali attive e in attesa della preda, poste sui rami di alberi da frutto nelle vicinanze delle abitazioni.
I militari avevano sequestrato svariate decine di uccelli protetti sia vivi che morti, quali cince, pettirossi, passeri, verdoni, lucherini e tortore.
Nelle abitazioni dei due - perquisite su mandato dell'autorità giudiziaria - sono stati rinvenuti fucili ad aria compressa (uno dei quali dotato di ottica di precisione), una doppietta e due baionette, verosimilmente residuati bellici, nonché una notevole quantità di munizioni di vario calibro e tipo.
I reati contestati ai due uomini erano stati abbattimento, cattura e detenzione di specie protette, furto venatorio, uso di strumenti da caccia vietati, uccisione di animali per crudeltà o senza necessità, detenzione di armi e di munizionamento non denunciati.