Infortuni sul lavoro, in Trentino crescono le sanzioni: 272 nel 2021 e oltre 575mila euro incassati dalla Provincia
Le sanzioni riguardano in particolare le violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro, dagli introiti di queste contravvenzioni la Provincia ha incassato 575.478 euro. Spienelli: “Queste somme hanno concorso alla copertura dei costi aziendali, nello specifico quelli relativi alle attività di prevenzione”

TRENTO. Sono numeri preoccupanti quelli che riguardano gli infortuni sul lavoro. Secondo l’Inail nei primi quattro mesi dell’anno in Italia ci sono stati 254mila infortuni, 261 morti sul lavoro e 2.765 denunce. In Trentino nello stesso periodo si sono verificati almeno 3 incidenti mortali sul luogo di lavoro tanto che il segretario generale della Cgil, Andrea Grosselli, ha invitato la Provincia a “non sottovalutare questi numeri”.
Una conferma a questi dati arriva dal numero di denunce registrate negli ultimi anni in Trentino. Dati di cui è entrato in possesso tramite un’interrogazione il consigliere del Movimento 5 Stelle Alex Marini. Le sanzioni riguardano in particolare le violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene del lavoro: se queste aumentano per l’appunto significa che i controlli stanno funzionando ma anche che più aziende non rispettano le norme di sicurezza.

Nel 2021 (con i dati aggiornati al 15 dicembre) le contravvenzioni punite con la pena alternativa dell’arresto (ex 758) sono state 246 e 26 quelle per violazioni depenalizzate (ex 689) per le quali sono state comminate solo delle sanzioni amministrative. Si tratta di numeri in crescita perché l’anno precedente, complice la pandemia, si erano fermate rispettivamente a 195 e 11 mentre nel 2019 erano state 238 e 7. Grazie a queste sanzioni nel 2021 la Provincia ha incassato 575.478 euro, cifra che supera i 9,4 milioni di euro se si considerano gli ultimi 14 anni.
“Nel corso degli anni dal 2008 al 2020 – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Achille Spinelli – non si è proceduto a creare un apposito fondo di bilancio da utilizzare specificatamente per le attività di prevenzione. Gli importi introitati hanno concorso alla copertura dei costi aziendali, nello specifico quelli relativi alle attività di prevenzione”.