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Lavoro, l'allarme dei sindacati: ''La dinamica demografica a cui stiamo assistendo ipoteca la crescita dell'occupazione in Trentino''
Sono sempre meno i giovani presenti sul mercato del lavoro quindi l’incontro tra domanda e offerta sarà sempre più complesso. I sindacati spiegano: "Bisogna mettere da parte ogni spinta demagogica e affrontare con concretezza il nodo immigrazione. Gli stranieri rappresentano una risorsa importante per il nostro mercato''

TRENTO. La dinamica demografica a cui stiamo assistendo ipoteca la crescita del Trentino. A dirlo sono i sindacati sull'analisi del mondo lavorativo nella nostra provincia. Sempre meno giovani sono presenti sul mercato del lavoro quindi l’incontro tra domanda e offerta sarà sempre più complesso.
Per i sindacati in questa situazione è fondamentale mettere in atto politiche che agiscano su più livelli. Nel breve servono misure per facilitare e incentivare l’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro, anche agendo sulla leva della formazione per ridurre il gap con le competenze richieste dalle aziende. Allo stesso tempo bisogna mettere da parte ogni spinta demagogica e affrontare con concretezza il nodo immigrazione.
“Gli stranieri rappresentano una risorsa importante per il nostro mercato – fanno notare i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Per questa ragione è fondamentale affrontare il tema con concretezza e investendo sulle politiche di accoglienza che la Giunta Fugatti ha tagliato. Lo chiedono le imprese, gli albergatori, i ristoratori, le aziende edili che fanno sempre più fatica a reperire manodopera”.
Nel medio termine servono misure che incentivino la natalità e sostengano le giovani famiglie. “Non c’è molto tempo da perdere. A causa della guerra e dell’aumento del costo delle materie prime la crescita sta già rallentando la sua corsa – insistono i sindacalisti -. C’è il rischio più che concreto che questo si rifletta sul mercato del lavoro determinando dati in peggioramento già nei prossimi mesi”.
Per questa ragione servono subito interventi di sostegno al reddito per i disoccupati, misure che facilitino l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e un potenziamento del centri per l’impiego per sostenere una più forte attivazione dei soggetti in transizione e una loro più efficace ricollocazione. Per Cgil Cisl Uil, dunque “Gli Stati generali del lavoro hanno fissato una road map che, adesso, è tempo di cominciare a tradurre in interventi concreti”.