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Mostafa è morto a 19 anni per il freddo: "All'infopoint gli avevano dato solo una coperta, non c'era posto al caldo. Era arrivato a Bolzano da pochi giorni"
Il racconto degli attivisti di Bozen Solidale che annunciano una manifestazione: "Aveva attraversato la rotta balcanica e aveva vissuto per un po' di tempo in Francia. Ma le temperature a Bolzano in quei giorni erano davvero basse, sono arrivate anche a meno 7 gradi sotto lo zero. Morire di freddo a 19 anni, nella città più ricca d'Italia, è una vergogna senza fine"

BOLZANO. Mostafa Abdelaziz Mostafa Abouelela ha perso la vita a 19 anni a causa del freddo a Bolzano. Era arrivato da pochi giorni nel capoluogo altoatesino e si era presentato all'Infopoint di Volontarius, confermano gli attivisti di Bozen Solidale. "Dopo essersi registrato gli è stata consegnata una coperta - raccontano intervistati da il Dolomiti -. Davanti a lui c'erano più di 160 persone in lista d'attesa per avere un posto al caldo".
Sono tutti frammenti di una storia raccontata attraverso anche le testimonianze di due stretti conoscenti, che nel frattempo erano stati inseriti nel dormitorio allestito all'ex Alimarket. "Della sua storia sappiamo poco anche noi - spiega Bozen Solidale -. Il ragazzo è nato in un paese a nord del Cairo. Per arrivare qui ha percorso la rotta balcanica, come tanti suoi connazionali. E' arrivato in Italia, a Milano, per poi trasferirsi per un po' di tempo in Francia. Poi dal paese oltralpe è tornato in Italia, non sappiamo bene il motivo".
Sicuro però è che qui, in Alto Adige, lui aveva dei contatti, due conoscenti: "Uno che aveva conosciuto in Francia, l'altro un concittadino. Entrambi poco più grandi di lui". Il giorno in cui è arrivato a Bolzano, Mostafa arrivato in stazione è stato accompagnato all'Infopoint di Volontarius: "Con sé aveva solo una fotocopia del suo passaporto". Il ragazzo ha dormito al freddo, in un giaciglio per terra, "ma le temperature a Bolzano in quei giorni erano davvero basse, sono arrivate anche a meno 7 sotto lo zero".
Stando alle testimonianze raccolte dagli attivisti sarebbe stato uno dei due conoscenti a dare l'allarme chiamando aiuto. "Sappiamo dalla stessa Questura che la famiglia del ragazzo è stata poi avvisata e che il dolore è stato enorme. E' partita poi subito dopo una rincorsa alla solidarietà, anche se noi da anni insistiamo che mancano posti per i senza fissa dimora".
Per questo sabato 17 dicembre, alle 10 e 30, Bozen Solidale scenderà nuovamente in piazza: "Da mesi avvisiamo le istituzioni di riferimento che centinaia di persone dormono all'addiaccio - conclude il gruppo -. Da mesi ripetiamo che l'inverno non è una sorpresa, soprattutto a Bolzano. Le liste per i pochi centri di accoglienza contano centinaia di persone in attesa di un posto in dormitorio. Anche per chi lavora, la maggior parte, è praticamente impossibile trovare un posto letto in affitto, i prezzi sono alle stelle e le persone migranti non sono mai ben accette". ma soprattutto verrà ricordato Mostafa perché "morire di freddo a 19 anni, nella città più ricca d'Italia, è una vergogna senza fine".