Architettura al femminile, tra le cinque premiate a livello nazionale c'è la trentina Elisa Burnazzi: "Così ci viene riconosciuta una vera parità"
Ha ricevuto una menzione speciale per il suoi progetto di ristrutturazione di una dimora storica a Vigo di Ton, apprezzato per "la sua forza espressiva - scrive la giuria, - risultato di una elevata capacità di gestire l'equilibrio cromatico e figurativo tra gli elementi di arredo e quelli della struttura architettonica"

CARPI. C'è anche Elisa Burnazzi, architetta riminese ma trentina di adozione, tra le cinque vincitrici del premio Anna Taddei, bandito dall'ordine degli architetti della provincia di Modena e dedicato a valorizzare il design e l’architettura al femminile.
Con lo studio Burnazzi Feltrin Architetti, si è classificata quarta per il progetto dell'Appartamento TB_Vigo di Ton, un intervento di ristrutturazione di una dimora storica nel paese noneso. “L'intervento – si legge nella motivazione della giuria - è stato apprezzato per la sua forza espressiva dove la valorizzazione dei caratteri dell’edificio esistente è il risultato di una elevata capacità di gestire l’equilibrio cromatico e figurativo tra gli elementi di arredo e quelli della struttura architettonica. Emerge una figura professionale matura, capace di controllare gli elementi del progetto degli interni, integrando gli aspetti tecnici e strutturali, coniugando un linguaggio rispettoso della storia con il rigore e l’essenzialità dell’approccio contemporaneo anche attraverso gli elementi di arredo progettati”.
“E' importante, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, - scrive Elisa Burnazzi a Il Dolomiti - far conoscere l’operato delle donne che lavorano nelle professioni tecniche. Ben vengano premi per le architette (sono solo due in Italia, l’altro è il premio AIDIA, che ho vinto l'anno scorso con il progetto dell’allestimento per il Centro Culturale Santa Chiara), per vederci finalmente riconosciuta una vera parità e soprattutto perché è importante mostrare il nostro approccio progettuale nei confronti degli edifici, delle città, del paesaggio, fatto di ascolto, equilibrio, sensibilità ma anche di tanta determinazione e coraggio”.
La giuria del Premio Anna Taddei ha visionato le opere di design d'interni realizzate da circa 40 partecipanti provenienti da tutta Italia e ha selezionato 5 professioniste, che sono state premiate durante l’evento organizzato presso il Palazzo dei Pio a Carpi.
Il primo premio è stato conferito all’architetta veneziana Elena Trevisan, con il suo progetto di arazzo Mirta disegnato per Sitap Carpet Couture Italia.
Seconda classificata è stata Maura Caturano dello StudioMaan, per il progetto degli allestimenti interni del Platanos Exotic Bar a Napoli.
Terza classificata è stata l’architetta Francesca Perani, con il progetto di ristrutturazione e interior design di UrbanCabin, il Rifugio Urbano dal sapore persiano realizzato ad Albino, in provincia di Bergamo.
La giuria ha ritenuto, inoltre, di assegnare anche due menzioni speciali ex aequo alle altre due concorrenti finaliste. Assieme ad Elisa Burnazzi, c'è l'architetta Elena Silvestri dello Studio Tecnico Silvestri per il Progetto di ampliamento dei Musei del Duomo di Modena.