Dagli Stati Uniti è arrivato Tom Smith, uno dei massimi esperti di spray anti-orso: ha incontrato i forestali trentini
Il bear spray contiene una forte concentrazione di capseicina, una sostanza urticante, questo strumento ha una gittata di 8-10 metri e consente di dissuadere l’esemplare aggressivo per una decina di minuti. L’impiego dello spray è consentito negli Stati Uniti, oltre che in numerosi Paesi europei come Slovenia, Slovacchia e Romania

TRENTO. Lo spray anti-orso contribuisce a ridurre le aggressioni degli orsi. Lo dicono i dati e lo dice anche il docente universitario statunitense Tom Smith, uno dei massimi esperti al mondo del bear spray che ha studiato i plantigradi soprattutto sotto il profilo delle interazioni con l’uomo.
Secondo le statistiche infatti nel 97% dei casi di atteggiamenti aggressivi da parte dell'orso bruno in Nord America (Grizzly) la dotazione di spray anti-orso agli escursionisti ha consentito di dissuadere l'animale dal compiere un attacco. Negli scorsi giorni Smith, che ha studiato tutte le specie di orso presenti in nord America, ha incontrato il personale del corpo forestale e gli operatori della protezione civile del Trentino.
Dal canto suo Piazza Dante esprime soddisfazione rispetto all'approvazione di due emendamenti, in seno alle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, con l’obiettivo di autorizzare i forestali trentini all’utilizzo di questo strumento di dissuasione. Il completamento dell’iter amministrativo, fa sapere la Provincia, è atteso nei prossimi mesi.
“Pur riconoscendo che lo spray non rappresenta la soluzione definitiva a garanzia della sicurezza delle persone – che sono invitate a seguire i comportamenti indicati dai tecnici, sottolineano dalla Provincia di Trento – l’obiettivo, in prospettiva, è di consentire la dotazione dello spray agli operatori della Protezione civile e l’acquisto da parte dei cittadini e ospiti che frequentano le aree in cui sono presenti i grandi carnivori”.
Il bear spray contiene una forte concentrazione di capseicina, una sostanza urticante. Questo strumento ha una gittata di 8-10 metri e consente di dissuadere l’esemplare aggressivo per una decina di minuti, senza provocare danni all'animale. L’impiego dello spray è consentito negli Stati Uniti, oltre che in numerosi Paesi europei come Slovenia, Slovacchia e Romania, dove la presenza dei plantigradi è particolarmente importante.
In queste realtà si è osservato che un’ampia diffusione dello spray facilita la convivenza fra uomo e animale nelle aree forestali. Per questo motivo la Provincia intende farsi parte attiva nel favorire una legislazione che porti alla legalizzazione di questo strumento per tutti. “Il futuro via libera per il personale del Corpo forestale rappresenta solo il primo passo”, concludono da Piazza Dante.