Ianeselli insultato e minacciato dai No Tav (VIDEO), Gerosa: "Ora basta. Questi fatti non restino impuniti". Campobase: "Solidarietà al sindaco e alla sua famiglia"
E' successo ieri pomeriggio alle Albere, a margine del Dolomiti Pride il sindaco è stato aggredito verbalmente da un paio di esponenti No Tav

TRENTO. “Accerchiare il sindaco Franco Ianeselli insieme alla sua famiglia (ma anche fosse stato solo) e costringerlo a tornare a casa, pure scortato, è un atto indegno e di cui chi l’ha compiuto deve farsi un esame di coscienza”. Usa queste parole Francesca Gerosa, candidata presidente dalla Provincia di Trento per Fratelli d'Italia in merito all'aggressione verbale e alle minacce subite ieri dal sindaco alle Albere (QUI L'ARTICOLO).
Un grave episodio. Il sindaco, in relazione alla circonvallazione, è stato insultato e minacciato, dal ti spacco la faccia al ti prendo a bastonate, dal vergognati al cogli**e, poi il manifestante ha rotto a terra una bandiera.
“Sono venuta a conoscenza di quanto accaduto – spiega Gerosa – con il sindaco che è stato accerchiato da qualche No Tav e minacciato mentre era con la sua famiglia. Non posso che sbottare e perdere la mia consueta pazienza quando accadono certi episodi. Ma basta! Davvero non se ne può più di questi atteggiamenti di arroganza e di violenza!”.
Per la candidata alla presidenza della Provincia, “Questi fatti non possono restare impuniti, le azioni e le scelte della politica di misurano con il voto, non passando per atti intimidatori. Questo almeno dovrebbe essere in una società civile. Esprimo a Franco e alla sua famiglia tutta la mia solidarietà”.
Ad esprimere solidarietà al sindaco è anche la segreteria di Campobase. “Apprendiamo con sconcerto dell'aggressione da parte di un gruppo di no tav al sindaco Ianeselli e alla sua famiglia. Stigmatizziamo con forza tutte le forme di violenza e prevaricazione attuate per imporre punti di vista o opinioni”.
Da parte di Campobase, nel ribadire la solidarietà al sindaco e ai suoi familiari, viene anche ribadita “la necessità di costruire una società civile dove al primo posto rimanga la capacità di confrontarsi e di costruire percorsi convergenti per il bene comune e il rispetto delle persone e delle istituzioni”.