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''In difesa delle famiglie omogenitoriali'', a Milano in migliaia in piazza con le famiglie arcobaleno. Anche dal Trentino una delegazione di Futura, Arcigay e Agedo
Sono migliaia di persone che sono scese in piazza contro lo stop imposto dal ministero dell’Interno alla trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali. La manifestazione ha avuto il suo culmine con il flashmob durante il quale sono state alzate le penne a simboleggiare lo strumento per riconoscere l'uguaglianza delle famiglie omogenitoriali attraverso la registrazione anagrafica

MILANO. Una piazza che chiama e chiede diritti. E' quella che si è vista in queste ore a Milano dove era presente anche una delegazione arrivata dal Trentino formato da Futura, Arcigay e Agedo, per prendere parte alla manifestazione organizzata da Famiglie Arcobaleno, Sentinelli di Milano e Arcigay nazionale a difesa delle famiglie omogenitoriali, il cui riconoscimento è sotto attacco da parte del Governo Meloni.
Migliaia di persone che sono scese in piazza contro lo stop imposto dal ministero dell’Interno alla trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, un atto, hanno spiegato gli organizzatori, “che sancisce di fatto l’inizio di una persecuzione di Stato nei confronti della comunità Lgbtq+ e che colpisce ancora una volta chi invece avrebbe bisogno di più tutele”.
In piazza è arrivato anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Io sono sempre con voi, come lo sono stato sempre. Abbiamo un grande problema e c'è un vuoto normativo che va colmato” ha spiegato il primo cittadino dal palco della manifestazione. “Questo governo come abbiamo già capito tutti sta facendo di tutto per prendersi tutto e per umiliare chi non la pensa come loro. Sta cercando di portare anche le città a destra con la riforma della legge elettorale dei comuni".
La manifestazione ha avuto il suo culmine con il flashmob durante il quale sono state alzate le penne a simboleggiare lo strumento per riconoscere l'uguaglianza delle famiglie omogenitoriali attraverso la registrazione anagrafica.
“I diritti delle persone Lgbt+ sono sotto attacco da parte del Governo Meloni e dalla piazza è stata lanciata una mobilitazione permanente a difesa dei diritti civili alla quale non possiamo che aderire come Futura. Perché inclusione e uguaglianza nella diversità restano il nostro faro” hanno concluso il consigliere provinciale Paolo Zanella e la vicepresidente di Futura Claudia Merighi.