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Ai Crm di Trento c'è chi ferma gli utenti e si appropria dei rifiuti. "Ormai è una cosa strutturale. Caricano le macchine e poi se li portano via"

Il fenomeno sta diventando sempre più ingestibile e ieri la polizia è intervenuta al Crm di Gardolo. Gli operatori di Dolomiti Ambiente chiedono aiuto. "Non sappiamo cosa fare. Si portano via motori dei frigoriferi, computer, televisioni. E se proviamo a fermarli ci minacciano e ci ridono dietro"

Di Luca Pianesi - 21 maggio 2017 - 06:48

TRENTO. "Spesso ci minacciano, ci ridono dietro. Fanno avanti e indietro con le loro macchine anche dieci volte al giorno. Ormai è un continuo via vai e più che chiamare la polizia noi non sappiamo cosa fare". A parlare è uno degli addetti di Dolomiti Ambiente che lavora in uno dei tanti centri di raccolta materiali della città. E' lui a spiegarci che da circa tre mesi in tutti i Crm della città, da Povo a Mattarello da Gardolo a Meano, c'è un costante via vai di persone di origine straniera che si piazzano a bordo dei bidoni, fermano la gente che si reca sul posto per buttare i propri rifiuti e glieli porta via.

 

"Si prendono soprattutto oggetti con componenti elettroniche - prosegue l'addetto - portano via i motori dei frigoriferi, i fornetti, pc e televisioni. E da quel che sappiamo poi se li rivendono, li smontano e recuperano i pezzi. Comincia ad esserci un vero mercato legato a queste componenti. Il problema è che per noi diventa davvero difficile lavorare. Perché spesso molestano le persone che vengono qui. Le costringono a svuotargli la macchina, li fermano per non fargli gettare le cose nei bidoni. E noi non possiamo fare niente. Anche perché appena proviamo a dirgli qualcosa ci minacciano, ci dicono che tornano qui in quattro o cinque e ci ridono dietro".

 


 

Da un po' di tempo la cosa è diventata strutturale. Queste persone si recano a gruppi di tre quattro nei vari Crm. Arrivano con una o due auto e si piazzano lì ad attendere gli utenti del centro per prendergli gli oggetti che più gli interessano. E, se arrivano le guardie private delle quali si è dotata Dolomiti Energia anche per far fronte a questo problema, salgono in macchina e si spostano in un altro Crm. La questione, poi, è veramente complicata. Da un lato queste persone stanno prendendo cose che altri butterebbero, quindi non si può parlare di furto nei loro confronti. Dall'altro, il crm è un luogo privato però aperto al pubblico quindi non si può portarli via con la forza. 

 

"Le stesse guardie private hanno più un effetto deterrente che altro - ci spiega l'ufficio stampa di Dolomiti Energia -. Si parla di furto se i rifiuti li prendono dai bidoni perché a quel punto, una volta nel bidone, sono stati conferiti. Se se li fanno dare dai cittadini la questione è più complessa perché rappresenterebbe un dono. Nessun dubbio sulla questione molestie, invece. Quelle non ci devono essere a prescindere ed infatti da quando il fenomeno è cominciato, ad oggi, che si sta acuendo molto, abbiamo preso contatto con le forze dell'ordine".

 

Ieri, infatti, la polizia è stata chiamata a Gardolo dove alcune di queste persone si stavano riempendo la macchina di oggetti importunando gli utenti del centro. La polizia gli ha fatto svuotare l'auto e li ha allontanati anche perché si avvicinava l'orario di chiusura del Crm. Ma anche per le forze dell'ordine, per quanto scritto sopra, non è semplice intervenire. "Qualcosa speriamo venga fatto - conclude uno degli operatori di Dolomiti Ambiente - perché sono sempre di più e più organizzati e cominciano anche a crearsi problemi con italiani. Vedono che questi stranieri si portano via della roba e allora ci chiedono se possono portarne via a loro volta. Noi gli diciamo di no e questi si arrabbiano".

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