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Rifugio Tonini, conclusa la bonifica, domani ultimo sopralluogo dei Vigili del fuoco
Si cerca la causa del disastro. L'incendio sarebbe divampato dalla canna fumaria, ma ancora la conferma

TRENTO. Il rifugio Giovanni Tonini ormai non c'è più. L'incendio di ieri ha divorato ogni cosa e a rimanere in piedi sono solamente i muri perimetrali. “La copertura è stata completamente bruciata e anche gli interni non ci sono più” conferma l'ingegner Ivo Erler, del Servizio antincendi del Corpo dei Vigili del fuoco permanenti di Trento che proprio oggi è stato sul posto a portare avanti, assieme alle altre squadre, i lavori di bonifica.
Un'operazione, quella di bonifica, che ha visto l'impegno di una trentina di Vigili del fuoco, tra volontari e permanenti che hanno lavorato fino a questa sera senza sosta.
“La situazione – ci spiega Erler – al momento è sotto controllo, l'edificio è stato spento ma è totalmente compromesso. Lo stesso vale per la parte dell'incendio boschivo che è stato spento e la zona bonificata”.
I danni per la struttura sono ingenti d'altronde “c'era poca acqua al rifugio e non è stato facile fronteggiare l'incendio con l'elicottero”.

La scorsa notte a tener controllata la situazione sono rimasti nella zona un gruppo di volontari del Vigili del fuoco. Questa notte, invece, tutte le squadre sono scese a valle.
“Aspettiamo domani – ha spiegato il funzionario – a dichiarare concluso l'intervento. Aspettiamo che passi questa notte e che non ci siano delle sorprese dovute magari al vento forte che potrebbe complicarci nuovamente la vita. Ma non ci dovrebbero essere altri problemi”.
Nella giornata di oggi sono proseguiti i lavori di bonifica. I Vigli del fuoco nel corso della mattinata si sono concentrati inizialmente ancora sull'edificio per gli ultimi interventi e per le verifiche sulla causa che ha scatenato l'incendio.
Per il resto della giornata l'elicottero ha proseguito nel portare acqua per riempire una vasca costruita al momento per continuare a bagnare il terreno boschivo ancora fumante e bonificarlo dalle sterpaglie.
“Stiamo ancora cercato la causa – ci spiega Ivo Erler – perché l'allarme è stato dato inizialmente come incendio di una canna fumaria. Che sia stata la canna fumaria o il tetto vicino, al momento non lo sappiamo anche perché è andato tutto bruciato e servono delle verifiche più approfondite”.
Domani mattina, come già detto, i Vigili del fuoco, effettueranno un ultimo sopralluogo al rifugio per dichiarare concluso l'intervento.