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Like Floyd, l'antologia delle emozioni intramontabili

Sabato 16 a Coredo un evento sonoro e visivo da non mancare con lo spettacolo celebrativo dei Pink Floyd al Parco della Torre. La prima cover band trentina dei  luci visionari che hanno rivoluzionato la musica unisce musicisti storici e giovani. Note intramontabili, luci, laser, video, cori nel menù di un omaggio costruito sul rispetto, la gratitudine e la passione verso Waters, Gilmour, Barret e compagnia sognante

Di Carmine Ragozzino - 14 giugno 2018 - 10:56

 

COREDO. Si chiamano “Like Floyd”. Nel senso dei Pink Floyd. Like sta per “come”. Richiama un paragone. Certo, come i Pink Floyd non c’è nessuno. Lo sa – (e se non lo sapesse meglio suonare Pupo) – chi in tutto il mondo “coverizza” il mondo sonoro della band mitica. Un  mondo che è “L’altro mondo” rispetto a tutta la musica – anche la buona musica – dagli anni Sessanta in  poi.

 

 Ma il “like”, il “come” i Pink Floyd può anche essere tutto meno che presunzione. Può essere – anzi è – manifestazione di amore, gratitudine, meraviglia che non smette mai di trovare un’occasione, una sfumatura, per rinnovarsi. Eccolo dunque il senso che muove un gruppo trentino dalle radici nonese a proporre su un palco il meraviglioso e non certo solo musicale pianeta dei Pink Floyd.

 

 Ed ecco uno spettacolo propagandato come evento immancabile da un’organizzazione che pare onestamente appassionata. Spettacolo e non semplice concerto perché con i Pink Floyd la musica è sempre stata un fatto multisensoriale: da ascoltare e riascoltare – ovviamente – ma anche da vedere in un caleidoscopio di suggestioni quasi sempre sorprendenti nell’equilibrio tra la realtà e il sogno.

 

 I Like Floyd saranno sabato protagonisti sabato 16 al Parco della Torre di Coredo. E con la “dedica”, l’omaggio, l’inchino ai Pink Floyd il centro di una Predaia guidata da un sindaco che ha mantenuto un’anima rock nonostante cravatta e capello normalizzato mette a segno quello che probabilmente è il miglior colpo emozionale della sua programmazione estiva.

 

 I Like Floyd a Coredo caleranno un tris. La band – affollata di talento e di instancabile affetto psichedelico – non è longeva. L’esordio è del novembre 2017 a Cles. Un esordio sold out. Sold out fu pure la replica a Fondo, poco tempo dopo. Ma Coredo, ma sabato, sarà tutt’altra questione. La musica dei Pink Floyd, l’immortalità sonora, che può liberarsi nell’aria, all’aperto, nella sua dimensione più consona. Con Waters, Gilmour, Barret e compagnia sognante il cielo e, si spera, la luna e le stelle sono mète del viaggio. Il viaggio di una lucida e preveggente psichedelia contro ogni muro fisico e mentale.

 

A Coredo, insomma, al pubblico dei “pinkfloidisti” della prima e dell’ultima ora non verrà negato nulla. Ci sarà un’antologia di un repertorio scritto in un passato per lo più remoto ma dalla magica e rara proprietà di un’incredibile contemporaneità.

 

 Ci saranno luci, laser, tagli, fumi, video, coreografie perché l’aspetto scenico ed emozionale per i Pink Floyd è sempre stato pionieristica sostanza, pietra miliare per spettacoli nei quali – a differenza di quel che purtroppo accade frequentemente oggi – la tecnologia non ha mai depauperato la qualità, l’impatto e la comunicazione della musica. Il progetto Like Floyd – si legge nella presentazione dell’evento - ha l’obiettivo di riscoprire un percorso musicale e discografico lungo decenni, con il desiderio di riprodurre nel modo più fedele possibile sonorità ed  atmosfere dei Pink Floyd”.

 

 Un progetto d’ampio respiro quello promosso a Coredo. A Casa Marta è stata aperta anche una mostra di memorabilia del gruppo inglese che durerà anche dopo l’evento. Una mostra di storia e di storie che vanno in parallelo tra quello che i Pink Floyd esprimevano sul palco e quello che accadeva nel mondo che i Pink Floyd trasformavano in musica dal palco.

 

 Un concerto – lezione. Così si potrebbe intendere – vista la scaletta – la proposta dei Like Floyd.  “Una scaletta che ricalca ordinatamente la storia musicale della band inglese, dal primo all’ultimo album, sottolineando l’evoluzione stilistica e creativa del gruppo”.

 I Like Floyd è un amalgama intergenerazionale.

 

 Nella band ci sono musicisti storici della valle e giovani talentuosi. E non potrebbe essere diversamente. La musica dei Pink Floyd – oggi più che mai – annulla le distanze anagrafiche e le culture annesse per un dosaggio tra pignoleria e follia che ha fatto e continuerà a fare scuola tra le generazioni musicali. I Like Floyd, quindi: alla batteria Claudio Torresani, al basso Romano Benedetti, alle tastiere Marcello Depaoli e Giacomo Gamberoni, alle chitarre e voci Gianluca Rossi, Nicola Pedron e Andrea Debiasi, al sassofono e percussioni Giovanni Bruni, accompagnati dalle voci femminili di Elisa Olaizola, Chiara Pancheri e Alessandra Bertagnolli; i suoni sono curati e gestiti dal fonici e tecnici professionisti. C’è inoltre c’è anche Sara Brida, responsabile social media  e Freddy Valorz, fotografo ufficiale del gruppo. Infine  il “Coro Voci Bianche” della Scuola Musicale Celestino Eccher, diretto da Chiara Biondani e Massimo Chini, che esegue alcuni pezzi con la band; Giovanna Poletti e Roberto Sandri per la realizzazione dei video; i video tutti gestiti in live da Simone Lorengo.


La prima cover band dei Pink Floyd è pronta. Il pubblico, non è nemmeno da scommettere vista l’attenzione testimoniata nei giorni scorsi su Facebook e sulle altre bacheche, ci sarà. E sarà tanto. Tanta sarà la festa, che al Parco delle Torre inizierà nel pomeriggio: cibo, chiacchiere, scambi, dee jay e via aspettando La manifestazione si chiama Predaia Incanta. Titolo azzeccato: Confortable Numbers, Money, The Wall e un universo di brani intramontabili garantiscono un incanto permanente.

 

 

La storia

Like Floyd autobiografici. "In seguito al grande successo ottenuto nel 2009 con l’evento “1989-2009. Vent'anni dalla caduta del muro di Berlino” e conclusi con due concerti a fedele riproduzione live dello storico album “THE WALL” dei “PINK FLOYD”, alcuni dei componenti della band “Young Lust”, la band che eseguì l'album dal vivo nella sopra citata manifestazione, a partire dal mese di febbraio 2017 si incontrarono nuovamente con la voglia di ripetere l’esperienza ma stavolta in onore dei 50 anni dall’uscita del primo album sempre della famosa band inglese. In questa occasione però non si trattava di riproporre lo storico album “The Wall” ma di addentrarsi in tutte le musicalità e album dei “PINK FLOYD”.

Una idea che voleva creare un evento che ripercorresse la storia dei Pink Floyd, andando ad accarezzare e suonare tutti i vari album a partire dal lontano 1967 fino al 2014 in una sorta di “PINK FLOYD STORY” 50 anni di storia: la storia musicale e l'evoluzione musicale e di spettacolo dei “PINK FLOYD” proposta attraverso la loro musica, i loro colori, le loro immagini, le loro emozioni, dal vivo.

In questa esperienza non si tratta di mettere in piedi uno spettacolo per un'unica e specifica occasione così come è stato nel 2009, ma di strutturare uno spettacolo e un'organizzazione che guardano al futuro. Ecco quindi la prima cover band dei “PINK FLOYD” del Trentino.

 

 

 

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