
Ad Arco la ''festa del libro'': dall'incontro con Luciano [...]

Una serata con la vita di San Francesco, la scuola [...]

Il Teatro Capovolto è pronto a rimettere in scena la [...]

L’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento protagonista di [...]

A Giovanna Barbieri il premio ''Gialli nel Cassetto'' con [...]

Tutti i martedì, ''cene fuori biblioteca'': quattro [...]

Proseguono a pieno ritmo "I martedì del Conservatorio", [...]

La Collezione Caproni sarà digitalizzata, un intervento [...]

La musica lirica torna a risuonare sotto i portici in [...]
.jpg?itok=xOso4hy8)
Il Conservatorio omaggia Ligeti, un poker di appuntamenti [...]
Solitudini in cerca di Pronto Soccorso
La rassegna On Stage del Teatro di Pergine offre questa sera , 17 aprile, il monologo di Alessandra Frabetti dal titolo "La fine di tutte le cose". Una donna in attesa di una visita, un telefono e una figlia che non risponde. Divertimento e commozione sui "disordini" del nostro tempo

PERGINE. La rassegna On Stage del Teatro di Pergine - spettacoli di suggestione per un pubblico "da palco" e quindi in numero limitato, si chiude questa sera alle 20.45 con la proposta scritta e diretta da Alessandra Schiavoni per l'interpretazione di Alessandra Frabetti. Si tratta de "La fine di tutte le cose", lavoro intenso e attuale per tematica. La gelida penombra del corridoio di un Pronto soccorso. In un angolo, accanto alla finestra, una donna seduta su una sedia a rotelle, attende di essere visitata. Nella mano stringe il cellulare, sperando che la figlia le risponda.
La pioggia fuori e la grondaia che sbatte danno vita a una serie di ricordi, dall’infanzia al giorno del matrimonio, alla sua vita da insegnante alla scuola materna, al rapporto difficile con la figlia. Il dolore che aumenta, la solitudine, poi la paura di essere stata dimenticata, lì in quell’angolo.
La nostra protagonista è una mamma e una nonna, una donna di questi tempi in grado di fotografare, con estrema lucidità e semplicità, la caducità della vita e il bisogno, per sopravvivere, “di andare oltre le cose, oltre la forma, oltre il colore, oltre l’odore”.
Un monologo a tratti divertente, a tratti commovente che aiuta a riflettere sul disordine dei nostri tempi e sulle reali ricchezze dell’esistenza.