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Il prestigioso Leone d'Oro per la Pace a "Women of Faith for Peace", il gruppo di donne creato da Lia Beltrami
Il progetto nato in Trentino riceve l'importante riconoscimento. "Le Donne di Fede per la Pace si propongono di trasmettere alle giovani e ai giovani una cultura del dialogo e della pacifica convivenza"

TRENTO. Arriva da Venezia un riconoscimento importante ad un progetto di pace nato in Trentino, nel 2009, nell'ambito di Officina Medio Oriente, ma di respiro internazionale: stiamo parlando di "Women of Faith for Peace", un gruppo di donne, leader nelle varie comunità religiose in diverse zone in conflitto e in situazioni difficili.
Il gruppo nasce da un'idea di Lia Giovanazzi Beltrami, a suo tempo assessore provinciale alla solidarietà internazionale ma anche regista e scrittrice. Quell'esperienza, sostenuta dalla Provincia autonoma di Trento, che prosegue anche oggi e anzi continua ad allargarsi, riceverà domani a Venezia il Leone d'Oro per la Pace, all'interno dei riconoscimenti distribuiti dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La consegna ufficiale del premio, voluto dal patron del Leone d'Oro, Sileno Candelaresi, e supportato dalla Fondazione Foedus, avverrà durante il Gran Galà del Leone. Le Donne di Fede per la Pace incontreranno i giovani trentini dal 15 al 19 ottobre 2017. Un incontro pubblico presso l'aula magna del Seminario Maggiore di Trento è previsto per martedì 17 alle ore 17.30.
Ecco di seguito il comunicato stampa del Leone d'Oro per la pace:
Verrà consegnato per la prima volta nella storia il Premio Leone d'oro Per la Pace sabato 30 settembre alle ore 16.00 presso il centro congressi della Caserma Cornoldi di Venezia. Il Leone d'oro per la Pace 2017 verrà consegnato dal presidente della Fondazione Foedus, Mario Baccini, nelle mani di Lia Beltrami rappresentante delle Donne di fede per la pace: un gruppo di diverse donne, leader in cinque comunità religiose della Terra Santa, si sono incontrate più volte a Gerusalemme e a Trento a partire dal 2009, per rompere i muri del pregiudizio e per trovare nuovi modi di costruire un vero dialogo nella vita quotidiana, in zone in conflitto così come in Paesi che vivono situazioni di tensione.
Negli anni il gruppo si è aperto ai cinque continenti diffondendo un’esperienza straordinaria. L’obiettivo è quello di creare gruppi aperti di donne, leader nelle varie comunità religiose delle zone in conflitto e in situazioni difficili, per avviare una strada di dialogo a partire dalla maternità e dalla formazione nelle famiglie e nelle comunità stesse. Le Donne di Fede per la Pace si propongono inoltre di trasmettere alle giovani e ai giovani una cultura del dialogo e della pacifica convivenza, ispirandoli ad azioni concrete.
"Il significato di questo premio - spiega Mario Baccini presidente di Foedus - è quello di vole tenere sempre viva l'attenzione sul messaggio che siamo in grado di trasferire attraverso l'arte e la cultura: quello della fratellanza tra in popoli in un momento storico difficile".
"Questo prestigioso riconoscimento - continua - viene attribuito per la prima volta nella storia come simbolo della Pace e abbiamo scelto che a rappresentarlo nel mondo siano Lia Beltrami e le donne di fede per la pace, un esempio di come le migliori intelligenze e sensibilità superino le differenze culturali, religiose e sociali a vantaggio dell'umanità".
"Con questo premio - ha sottolineato Sileno Candelaresi, presidente del Leone d'oro e proprietario dello storico marchio - vogliamo ribadire quanto sia importante per noi che un simbolo storico dell'Italia possa diventare il vessillo di un valore universale. Venezia e il Suo Leone sono da sempre un riconoscimento attribuito a chi si è prodigato nel meglio delle sue capacità per esprimere un'idea. Con il Leone d'oro per la Pace 2017 rinnoviamo questa possibilità di incontro".
“Ricevere questo riconoscimento - aggiunge Lia Beltrami- è sicuramente un onore per noi e per il lavoro del nostro gruppo. Oggi però si rinnova con esso anche la responsabilità che abbiamo di creare un’unione sempre più salda nei principi che ci hanno ispirato e nella volontà ampliare la nostra opera nel mondo”.
Women of Faith for Peace “Donne di fede per la Pace” nasce nel 2009, grazie all’impegno di Lia Beltrami Giovanazzi, regista manager e scrittrice, da sempre impegnata nel dialogo interreligioso e nel cammino di riconciliazione.
“L’idea mi è venuta nell’ambito di una manifestazione che avevo promosso allora, 'Officina Medioriente', ed è stata subito raccolta da Hedva Goldschmidt, distributrice cinematografica ebrea ortodossa di Gerusalemme. Una sorella che ha subito coinvolto le altre straordinarie donne: Adina Bar Shalom, Nuha Farran, Faten Zenati e diverse altre".
"Con noi fin dall’inizio è venuta anche Anita Evelyn Stokes Heyford, allora ambasciatrice del Ghana in Italia e presidente del World Food Program delle Nazioni Unite. All’inizio avevano paura, poi la paura si è trasformata in conoscenza, e poi in forte amicizia.”