
Con ''C'è vita su Venere", Antonella Bertoni chiude il [...]

Il Circuito Danza del Centro servizi culturali Santa [...]

"Non voglio portarmi segreti nella tomba". Luca Palamara [...]

Al via da Rovereto la nuova iniziativa Spaceways, [...]

Un viaggio nella musica del Novecento storico con il duo [...]

Chiusa per il caro bollette, la sala lettura della [...]

Babilonia Teatri porta in scena “Pinocchio”, una [...]

Ascanio Celestini porta a Trento i 20 anni di Radio [...]

La seconda parte di programmazione di Cinemart prosegue [...]

Una graphic novel sul caso trentino della Bm Service, al [...]
La famiglia Togn e i vini di Gaierhof ospiti di Peter Brunel per il menù 'stellato' dedicato alla cucina dei monasteri del '500
Pochi giorni fa l'azienda Gaierhof è stata protagonista della cena “Le famiglie trentine del vino”, progetto ideato dal genio creativo dello chef stellato Peter Brunel, nel suo omonimo ristorante gourmet a Linfano di Arco. Una serata di pura creatività condivisa dalle famiglie Togn e Dorigati, entrambe testimoni della storia viticola della Piana Rotaliana e del nobile autoctono Teroldego

ARCO. “Un appassionante viaggio gastronomico di otto serate alla scoperta della cucina trentina del Medioevo, rivisitando i menù in uso dai frati del '500”. Descrive così lo chef Peter Brunel (Stella Michelin dell'omonimo ristorante gourmet a Linfano di Arco) la proposta culinaria portata avanti insieme alle famiglie vitivinicole del Trentino: protagonista nell'appuntamento di martedì (13 luglio) i vini dell'azienda Gaierhof.
Una serata speciale, di pura creatività e ricerca dell'autenticità e raffinatezza dei sapori del territorio, condivisa dalle famiglie Togn e Dorigati, testimoni della storia viticola della Piana Rotaliana e del nobile autoctono Teroldego. L'obiettivo dello chef Brunel è di realizzare: “Piatti accompagnati dai vini delle famiglie che hanno creato nei decenni la storia enologica del nostro amato Trentino, una ricerca minuziosa degli ingredienti poveri, dalle verdure dell'orto all'olio del Garda, ai cereali antichi: la chiave del gusto abbinata alla salubrità che ha sempre ispirato la cucina dei monasteri in tutta Europa; una proposta estremamente contemporanea che insieme al sommelier Christian Rainer ho voluto abbinare alle eccellenze delle famiglie vitivinicole trentine”.
Protagonista della serata i vini di Gaierhof, azienda orgogliosa di appartenere al Trentino Alto Adige, ancorata alle tradizioni, attenta alle esigenze del mercato italiano e aperta a quello internazionale. Oggi è una realtà tutta al femminile, impegnata a trasmettere la propria passione per il Trentodoc Siris e il Teroldego Rotaliana Riserva Gaierhof (entrambi presenti nel menù della serata) e per i vini bianchi aromatici in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti.
Importante la testimonianza durante l'evento di Luigi Togn, patriarca della famiglia vitivinicola che porta il suo nome e simbolo di Roverè della Luna, paese cerniera di congiunzione tra Trentino e Alto Adige e terra di grandi vini bianchi e uve base spumante Trentodoc. Luigi viene considerato oggi una delle figure cardine che ha fortemente contribuito con il suo impegno imprenditoriale e politico allo slancio internazionale del Trentino viticolo già a partire dagli anni ’70 e uno dei fautori della popolarità del metodo classico trentino, ora noto come Trentodoc.
“La mia famiglia è coinvolta nella nostra impresa e fortemente impegnata per la crescita del territorio Trentino – riassume Torn – Romina è delegata regionale dell’Associazione le donne del vino, Valentina è presidente regionale del Movimento Turismo del vino, Martina è presidente dei Giovani industriali del Trentino e Goffredo Pasolli, nostro enotecnico e mio genero, è presidente di Assoenologi del Trentino”