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"Una struttura in legno che ricorderà le antiche tende del passato", ecco il progetto che "vestirà" i resti della villa romana di San Paolo
Il disegno, vincitore del concorso di progettazione indetto dalla Provincia di Bolzano a livello europeo, 'vestirà' la villa romana del IV secolo d.C. attraverso una struttura ispirata alle tende che coprivano i siti archeologici del passato

APPIANO. I resti della villa romana rinvenuti nel 2005 a San Paolo-Appiano, verranno resi accessibili al pubblico grazie a un progetto del Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp), capitanato dall’architetto Tommaso Rossi Fioravanti di Firenze. Il progetto è stato recentemente selezionato dalla Provincia di Bolzano e permetterà di 'vestire' l'area degli scavi attraverso la costruzione di una struttura ispirata alle tende che coprivano i siti archeologici del passato.
La Ripartizione edilizia della Provincia di Bolzano aveva indetto un concorso di progettazione, proprio allo scopo di rendere fruibili i rinvenimenti di una villa di epoca romana di straordinario valore. Ieri, 7 novembre, accanto all'assessore Massimo Bessone è stata inaugurata una mostra, negli spazi della Libera Università di Bolzano, che unisce tutti i progetti proposti, che rientrano nel percorso di musealizzazione dei preziosi resti di San Paolo-Appiano.
Nel 2005, il ritrovamento era stato compiuto dalla Soprintendenza provinciale ai beni culturali della Provincia in località Aica a San Paolo-Appiano. La zona, soggetta a lavori di sbancamento per la costruzione di un nuovo edificio, aveva condotto alla scoperta di una villa romana risalente al IV secolo d.C. dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento e terme con vasche rivestite di lastre di marmo.
Uno straordinario valore, quello del sito, tanto da spingere la Provincia a acquistare la proprietà del terreno dove sono stati eseguiti gli scavi e avviare, in accordo con il Comune di Appiano, un progetto di musealizzazione: un concorso di progettazione a livello europeo in due fasi per selezionare il progetto di fattibilità per il percorso espositivo della villa.
"Si tratta di reperti archeologici particolarmente preziosi, degni di essere conservati e messi a disposizione della popolazione e delle nuove generazioni - ha dichiarato ieri l'assessore Massimo Bessone -. Il ritrovamento di questi resti è parte del nostro patrimonio culturale collettivo e costituisce l'identità di un popolo".
Il vincitore del bando, che si occuperà di rendere fruibili gli scavi ai posteri, è già stato scelto: a realizzare l’opera, sarà lo studio Rossi Fioravanti, incaricato di redigere le successive fasi progettuali, ossia progettazione definitiva e esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, dando vita a un futuro percorso museale coperto dalle fattezze che ricordano quelle "di una tenda, come quelle che coprivano i siti archeologici del passato" (FOTO DI SEGUITO). I lavori, inizieranno nel 2024.

La mostra allestita nella Libera Università di Bolzano esporrà i disegni relativi al progetto vincitore fino al 19 novembre, accanto a tavole e i modelli dei progetti passati alla seconda fase di concorso. Ai partecipanti, era stato stato chiesto di utilizzare il legno come materiale edile da costruzione per la struttura, così da garantire un futuro maggiormente sostenibile. L’obiettivo, era quello di sviluppare un percorso archeologico con passerelle che attraversasse l’intero ambito espositivo.

L’esposizione disponibile alla Libera Università di Bolzano potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 e il sabato fino alle 13 (da oggi fino al 19 novembre).