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40.000 “X” tatuate su tutto il corpo. È la body art collettiva di “In the Blink of an Eye”

Ogni secondo 40.000 animali vengono macellati per la produzione di alimenti. È questo il principale significato delle altrettante “X” che l’artista e performer vegano Alfredo Meschi ha deciso di incidere sulla propria pelle. La denuncia di un sistema produttivo, che riduce le vite animali non umane a un semplice codice a barre, diventa una mostra collettiva a cui tutti possono collaborare

Di Francesco Cestari - 25 gennaio 2023 - 11:15

TRENTO. All’incirca un decimo di secondo. È questa la durata di un battito di ciglia. Il breve lasso di tempo durante il quale vengono interrotte le vite di migliaia di animali destinati alla catena di produzione alimentare. Alfredo Meschi, artista a tutto tondo, conosce bene la forza del simbolo e come comunicare con efficacia il suo messaggio. La sua è una forma di body art permanente e che suscita subito l’interesse in chi guarda.

 

La scelta di Meschi di ricoprire il suo corpo con 40.000 piccoli tatuaggi raffiguranti una “X”, potrebbe sembrare al primo sguardo superficiale e fine a se stessa. Invece, la performance non si conclude con la messa in mostra del corpo di Alfredo Meschi, ma vuole essere un’azione collettiva che punta a coinvolgere il pubblico rendendolo parte attiva. In the Blink of an Eye, traduzione dall’inglese dell’espressione comune “in un batter d’occhi”, è una forma di “artivismo” collettivo.

 

A partire dal 2016, il ‘progetto delle X’ fondato da Meschi e dal fotografo professionista Massimo Giovannini si è sviluppato attraverso una serie di eventi alla quale hanno già collaborato vari tatuatori. A ogni tappa della tournée, l’artista incontra il pubblico e ognuno dei partecipanti interessati può lasciarsi imprimere da una a quattro ‘X’ sul proprio corpo. Successivamente, il fotografo trentino immortala in un ritratto composto da due scatti sia la persona che si lascia tatuare, sia le nuove ‘X’ che si aggiungono così alla collezione iniziata da Alfredo Meschi.

 

A oggi, sono oltre 600 le persone che hanno scelto di tracciare almeno una ‘X’ sul proprio corpo, sostenendo l'iniziativa promossa da ‘In the Blink of an Eye’. Grazie alle fotografie di Massimo Giovannini, che ne ha curato l’opera di archiviazione (QUI LE FOTO), la proposta artistica sfrutta due canali comunicativi, attraverso i quali veicolare il messaggio di denuncia. Da un lato, la raccolta fotografica di ogni tatuaggio funge da collettore e amplifica la portata comunicativa dell’iniziativa. Dall’altro lato, ogni partecipante, portando per sempre con sé la propria ‘X’, diventa un ambasciatore permanente della causa antispecista.

 

Nelle ‘X’ di Meschi, infatti, non si fa differenza tra specie, tra animali di serie A e di serie B. Se proprio si vuole operare una distinzione, si può considerare che la maggior parte degli animali destinati alla produzione alimentare è composta da specie marittime (QUI I DATI). È dunque curioso notare come, visto da lontano, l’intreccio di tutte le croci impresse sul corpo dell’artista sembri ricreare, nella sua forma avvolgente, proprio una rete da pesca.

 

Il prossimo evento, un ibrido tra mostra e performance collettiva, si terrà in Via della Malvasia 53 a Trento tra le 15 di venerdì 27 gennaio e le 19:30 di domenica 29 gennaio. A ospitare la data trentina è la galleria di fotografia contemporanea 00A Gallery, che con l’occasione apre i battenti (QUI L’ARTICOLO). In queste date, nuove ‘X’ verranno impresse sul corpo dei visitatori, andando ad aggiungersi alle 40.000 di Alfredo, che messe una in fila all’altra formano una linea lunga ben 250 metri.

 

La body art collettiva portata avanti dalla coppia Meschi-Giovannini sceglie l’interdisciplinarità per comunicare, a livello artistico, una delle sfide più impegnative del nostro tempo, e cioè la sostenibilità del sistema di produzione alimentare. Del resto, è famoso l’antico adagio detto da chi, di fronte alla difficoltà a comunicare un messaggio, esclama: “cos’altro devo fare, tatuarmelo in faccia?” Spoiler: c’è chi l’ha preso alla lettera.

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