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Dipendenti pubblici, la Cisl Fp: ''Spesa media più bassa di tutte le regioni speciali''
Critico il segretario della Cisl Fp, Giuseppe Pallanch: "La pubblica amministrazione provinciale è considerata la migliore d'Italia, ma manca il riconoscimento economico"

TRENTO. Investimenti e regole condivise. Questa la richiesta della Cisl Funzione pubblica alla Provincia per rilanciare il confronto sugli organici e affrontare il la questione dei salari e la riqualificazione del personale. Il sindacato è forte dei numeri.
"Il rapporto della spesa personale della Corte dei conti è abbastanza evidente e il Trentino rappresenta il fanalino di coda delle regioni a statuto speciale, ma anche dietro a quelle ordinarie come la Lombardia", commenta Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp.
Se l'Alto Adige è in testa con la media di 37.860 euro, il Trentino chiude la classifica a 32.284 euro, tenuto conto della particolare autonomia del nostro sistema di competenze mentre nel mezzo si collocano Sardegna (37.949 euro), Sicilia (34.865 euro), Friuli Venezia Giulia (34.403 euro) e Aosta (32.769 euro).
"La Pubblica amministrazione del Trentino è la prima in Italia - evidenzia il segretario - ma consolidare e migliorare questo status è possibile solo se investe in capitale umano: servono però regole condivise, una mappatura del sistema delle esigenze di organici e condivisione con i lavoratori, che sono i principali artefici di questo risultato. Il punto di partenza è l'innovazione contrattuale".
La Cisl Fp punta su una riqualificazione del personale in grado di premiare l’esperienza e merito, ma soprattutto con criteri condivisi che sappiano dare riconoscimento alla qualità dei servizi offerti al cittadino.
"E’ necessario - spiega la Cisl - individuare nuove risorse per riconoscere l’arricchimento professionale dei lavoratori e al contempo sblocchi il turn over, insistiamo nel sostenere che bisogna premiare e valorizzare il capitale umano e il sistema delle professionalità, che escono depresse da questi numeri che sono molto chiari della tendenza di questi anni".
Un po' di terreno è stato recuperato, ma resta ancora molto lavoro da fare. "Nel recente rinnovo del contratto siamo riusciti a sbloccare e recuperare risorse, ma è urgente continuare lungo questa strada per arrivare a un contratto innovativo e dignitoso".
La parola chiave è capitale umano. "Bisogna restituire dignità professionale, salario, partecipazione al cambiamento, a chi lavora ogni giorno con perizia e professionalità al servizio della comunità - conclude Pallanch - per questo vogliamo chiudere questa tornata contrattuale rilanciando subito una piattaforma per il contratto 2019/2021 un contratto di lavoro innovativo e capace di riconoscere la professionalità e il valore del lavoro pubblico".