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Bim, ai comuni del consorzio oltre 3 milioni da spendere in piani di arredo urbano e in un progetto di mobilità elettrica
Le amministrazioni potranno utilizzare subito quanto stanziato per realizzare piccole opere di arredo urbano. Per quanto riguarda il Piano di mobilità elettrica è previsto un incontro con tutti i consorzi Bim per strutturare il progetto nel quale sarà coinvolta Dolomiti Energia

TRENTO. Sono quasi 3 milioni e mezzo gli euro destinati alle amministrazioni dal Consorzio Bim dell’Adige, il cui scopo è quello di favorire il progresso economico e sociale della popolazione residente nei 113 comuni che ne fanno parte e che sono grossomodo compresi in tre valli: dell’Adige, dell’Avisio e del Noce.
I fondi, per la precisione 3.468.184 euro, saranno utilizzabili in Piani di arredo urbano e in un progetto di mobilità elettrica che sarà definito nei prossimi mesi e che vedrà il coinvolgimento di Dolomiti Energia. Questo è quanto deliberato nell’assemblea generale svoltasi a Trento lunedì 29 luglio, che ha destinato l’avanzo di amministrazione del Consorzio a questi progetti.
“Con queste risorse – ha specificato il presidente del Bim Donato Preti – i comuni potranno realizzare piccole opere di arredo urbano, come manutenzioni o acquisti, ma anche asfaltature delle strade. Da rilevare che ogni amministrazione potrà utilizzare immediatamente quanto stanziato, un dato importante per dare operatività ed efficacia all’intervento”.
Nel frattempo è entrato nel vivo il Progetto Occupazionale 2018, promosso sempre dal Bim, un investimento di oltre 3 milioni di euro che ha portato più di 200 persone disoccupate all'occupazione lavorativa. Questo investimento, nato da una collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale e l'Agenzia del Lavoro, impiegare cittadini disoccupati in attività di servizi o in interventi nel verde, di carattere sovracomunale.
“Questo progetto – ha evidenziato Preti – è mirato a creare occupazione in un'ottica di valorizzazione dei lavoratori impiegati in progetti a beneficio della collettività, una politica del lavoro attiva e non assistenzialistica, che sia di reale risposta ai bisogni delle comunità e al reinserimento lavorativo delle persone coinvolte”.
A margine della seduta sono stati approvati anche l’assestamento generale, il controllo degli equilibri di bilancio e la facoltà di non predisporre il bilancio consolidato. Su questo punto Preti ha affermato: “Per struttura organizzativa, mole e tipologia delle risorse e delle relative movimentazioni i Consorzi dei comuni Bim sono assimilabili per dimensioni a quelle di un ente di classe demografica inferiore a 5.000 abitanti pertanto non sono vincolati da tali obblighi”. Infine, ultimo dato da rilevare, l’adozione della contabilità economico-patrimoniale è stata rinviata al 2021.