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L'ospitalità diffusa in val di Non in grande crescita e vuole allargarsi. Arriva un corso di formazione gratuito per i proprietari di seconde case
Un piano avviato in Valsugana tra Caldonazzo e Calceranica, che poi ha trovato terreno fertile a Cavareno in val di Non, dove l'83% delle presenze è composta da giovani coppie per una permanenza media di 5 giorni. Il termine delle iscrizioni è fissato per il 21 febbraio, il corso è gratuito ma i posti sono limitati

TRENTO. L'ospitalità diffusa in val di Non continua a crescere, così il Comune di Cavareno ha deciso di lanciare un corso di formazione di 10 ore, gratuito e aperto a tutti i proprietari di seconde case, per sviluppare ulteriormente un progetto che diventa sempre più interessante (Qui articolo).
"Scopo di questa iniziativa - commenta Ruggero Zanetti, socio responsabile del progetto Ospitar - è quello di aumentare la consapevolezza relativa alle potenzialità del turismo in appartamento su questo territorio. Nei primi tre mesi del progetto, da luglio a settembre, i risultati sono stati ottimi . Si sono registrate più di 300 presenze: 21% stranieri e il 79 % italiani".
Un piano avviato in Valsugana tra Caldonazzo e Calceranica (Qui articolo), che poi ha trovato terreno fertile a Cavareno in val di Non (Qui articolo), dove l'83% delle presenze è composta da giovani coppie per una permanenza media di 5 giorni.
Ora arriva l'opportunità di partecipare al corso di formazione per entrare nel mondo del turismo in appartamento. Dal 27 febbraio al 19 marzo per quattro giovedì sera al centro sportivo Tennis Halle di Cavareno, si affronteranno diversi argomenti: dalla conoscenza dell'offerta turistica in Val di Non per poter offrire al turista tutte le informazioni necessarie al suo arrivo, per poi parlare di come si struttura un Business plan (obiettivi, target e costi). E ancora marketing e comunicazione (dai social al sito vetrina) fino alla parte più operativa degli adempimenti burocratici (web alloggiati e tassa di soggiorno) e la messa online delle strutture tramite le Ota, quali booking, airbnb e feratel.
"L’obiettivo di Ospitar - evidenzia Tania Giovannini, responsabile dell’azienda di consulenza Cbs-Community building solutions che segue il progetto - è anche quello di capire se c’è la possibilità di organizzare un sistema di ospitalità diffusa pronto a soddisfare la domanda crescente di un modo diverso di vivere e godere del territorio. Da questa idea si possono sviluppare opportunità lavorative, senza dimenticare le potenzialità di ristrutturazione e messa a norma degli immobili, la fornitura di servizi condivisi e la gestione flessibile del sistema: si può scegliere di gestire l'edificio in autonomia oppure in condivisione, come i servizi di pulizia, cambio biancheria, custodia, consegna chiavi, accoglienza ospiti e gestione portale".
Il termine delle iscrizioni è fissato per il 21 febbraio (info: info@cbs.tn.it), il corso è gratuito ma i posti sono limitati. Questa iniziativa è inserita all'interno del progetto Ospitar Cavareno. La Provincia di Trento è l’ente finanziatore, mentre il Comune quello promotore. Un piano che vede il supporto dell'Azienda per il turismo val di Non, Comunità di Valle, Proloco, Charta della Regola e Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia.