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Lavoro, in Trentino crescono le denunce di infortuni e i casi di morte
Nei primi sette mesi del 2017 .rispetto allo stesso periodo del 2016, in Trentino si è registrata una crescita di infortuni sul lavoro del 7,7%. Una percentuale ben superiore alla media italiana che è cresciuta dell'1,3%. Il settore dell'industria e dei servizi il più colpito

TRENTO. Non sono dati confortanti quelli presentati questa mattina dall'Associazione nazionale per le Vittime di Incidenti sul Lavoro per quanto riguarda la provincia di Trento. L'occasione è stata la sessantasettesima Giornata Nazionale per le Vittime di Incidenti sul Lavoro celebrata oggi.
Nei primi sette mesi del 2017, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2016, in Trentino si è registrata una crescita di infortuni sul lavoro del 7,7%. Una percentuale ben superiore alla media italiana che è stata pari ad un incremento dell'1,3%. Dopo il calo registrato dal 2012 al 2015, i valori sono tornati purtroppo a crescere.
In termini numerici, considerando gli anni 2015 e 2016, siamo passati da 8.467 denunce per infortuni a 8.801 denunce. Se si considera la variazione dal 2012 al 2016, invece, abbiamo visto un calo complessivo del 16,7%.
In Trentino, però, l'aumento non riguarda solo il fenomeno infortunistico ma anche quello degli incidenti mortali. La crescita, anche in questo caso, risulta essere superiore a quella nazionale (+5,2%), facendo registrare un incremento di due morti, passando da 4 a 6, che in termini relativi significano però un consistente 50% e soprattutto un campanella d'allarme molto grave.

A calare, invece, sono le denunce per la malattie professionali. In questo caso il decremento è stato pari al 24,1%, molto più consistente di quello medio nazionale risultato pari al -3,6%.
“Non possiamo permetterci – ha spiegato il presidente dell'Anmil del Trentino Bruno Endrizzi – di abbassare la guardia ma dobbiamo moltiplicare gli sforzi per rendere gli ambienti lavorativi più sicuri. E' di fondamentale importanza non solamente l'impegno dei datori di lavoro, dei singoli lavoratori e della politica ma occorre proseguire in una sensibilizzazione nelle scuole”.
Per quanto riguarda l'analisi della numerosità degli infortuni, i dati mostrano come sia il settore dell'industria e dei servizi quelli maggiormente colpiti con oltre 6 mila denunce, nel settore statale quasi 1700 denunce mentre nell'agricoltura oltre 746.