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Sanifonds, la Cisl Fp: "Fondo sicuro e vicino al territorio, qualcuno dovrà rispondere per la cattiva informazione"
Il fondo, strumento di sanità integrativa attivo dal 2013, interessa attualmente i dipendenti della Provincia di Trento e dei suoi enti strumentali pubblici, dell’Azienda sanitaria, dei Comuni e delle Comunità e delle Aziende pubbliche servizi alla persona. Sanifonds ha liquidato 13 mila persone in pochi mesi. Giuseppe Pallanch: "Un punto di riferimento che può competere a livello nazionale"

TRENTO. ”Sanifonds, strumento di edistribuzione di risorse economiche, sta diventando sempre più convincente”, queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp. “I risultati - aggiunge - sono diversi come la liquidazione in sei mesi di 13 mila richieste di rimborso relative alle annualità del 2015 e 2016, oltre alla minimizzazione dei costi di gestione, ai nuovi interventi in cantiere quali rimborsi per lenti, per terapie fisiche e all’aumento ulteriore del massimale per odontoiatria e dei rimborsi per gli accertamenti diagnostici”.
Sanifonds Trentino, strumento di sanità integrativa attivo dal 2013, interessa attualmente i dipendenti della Provincia di Trento e dei suoi enti strumentali pubblici, dell’Azienda sanitaria, dei Comuni e delle Comunità e delle Aziende pubbliche servizi alla persona.
L’adesione al fondo non comporta per il dipendente alcuna spesa e nessun adempimento amministrativo. “Chi è iscritto al fondo - spiega il segretario - può beneficiare dei rimborsi, previsti dagli accordi che regolano l’operatività, che coprirono parte delle spese sostenute per prestazioni non coperte, o coperte solo in parte, dal servizio sanitario o da altri enti pubblici”.
L’istituzione di Sanifonds Trentino nasce nel 2008 da un’iniziativa delle parti sociali, datoriali e sindacali, al fine di introdurre l’assistenza sanitaria integrativa nei settori dove questa non esisteva (il pubblico impiego in primis).
Sanifonds Trentino si pone come un fondo ‘territoriale’ che ambisce a calibrare nel tempo le prestazioni sulle specifiche richieste dei cittadini trentini. “I fondi sanitari integrativi - ricorda Pallanch - sono infatti un istituto di genere, previsto dalla contrattazione collettiva nazionale o aziendale, che appartiene alla categoria delle cosiddette ‘retribuzioni in natura’”.
Questo significa che all’interno della contrattazione, pubblica e privata, una parte di risorse destinabili alla retribuzione è destinata alla copertura di prestazioni sanitarie: “I vantaggi - commenta il sindacato - sono di carattere fiscale e contributivo. E’ inoltre il caso di precisare che Sanifonds Trentino rispetta pienamente la normativa che disciplina la materia”.
La Cisl mette in luce la bontà dei correttivi introdotti nello Statuto grazie all’impegno del sindacato confederato per aumentare la qualità e la quantità del fondo, dal mantenimento dell’iscrizione in caso di pensionamento o disoccupazione all’estensione della registrazione ai famigliari a carico, senza dimenticare il rimborso delle prestazioni effettuate in libera professione ospedaliera per non imporre il ricorso a reti private convenzionate.
La Cisl sottolinea come Sanifonds sia ormai parte della sanità trentina, distinguendosi nell’ultimo anno per l’operatività messa in campo: “Il fondo - riflette il segretario - è pronto a sfidare qualsiasi ente simile a livello nazionale, tutto questo mentre alcune sigle sindacali contrarie cercano partner per offrire fantomatici piani migliorativi, che spostano Sanifonds ancora più sulle prestazioni integrative”.
Ormai le campagne martellanti e il ritorno di tanti lavoratori precedentemente mal informati sul progetto mostrano che “Sanifonds - conclude Pallanch - è un sistema solido che non distribuisce a pioggia e che il tanto voluto rimborso del ticket ha consumato solo il 4,5% del totale rimborsato. Il fondo è sempre più vicino ai lavoratori e al territorio: questa battaglia pubblicitaria contraria ha causato un evidente danno a tante persone che hanno perso due anni di rimborsi e qualcuno dovrà renderne conto ”.