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''Abbiamo interessato la Banca d'Italia per capire se la scelta è legittima'', i Consumatori sulla decisione della Cassa di Trento di alzare il canone dei conti correnti
Il direttore del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento: "Ci sono arrivate diverse segnalazioni, siamo in contatto con molti clienti. Attiviamo tutte le procedure tecniche per capire i margini di legittimità della scelta operata dalla banca"

TRENTO. "Ci sono arrivate diverse segnalazioni e siamo in contatto con molti clienti della Cassa di Trento". Queste le parole di Carlo Biasior, direttore del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento. "Ci siamo attivati con la Banca d'Italia per verificare la legittimità della decisione di alzare il canone dei conti correnti. Un'altra strada che intendiamo portare avanti è quella di interessare l'arbitro bancario finanziario e l'ultimo passo è quello di presentare ricorso".
Tiene ancora banco la scelta della Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, valle di Cembra e Alta Vallagarina di ritoccare il canone del conto corrente. Una decisione comunque che aveva già portato alla reazione del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento: "Non sembra esserci il giusto motivo, l'intenzione è impugnare quanto comunicato dalla banca" (Qui articolo). Ma anche di alcuni clienti della banca di via Belenzani: ''Ma con gli utili che hanno vogliono l'elemosina dei piccoli correntisti?'' (Qui articolo).
La Cassa di Trento ha spiegato le ragioni di questa scelta: "Anche la nostra banca - aveva spiegato a Il Dolomiti il direttore generale della banca, Paolo Pojer - si trova in un contesto di forte incremento dei costi. Chiunque gestisce un'azienda deve avere una visione prospettica a medio e lungo termine. Abbiamo avviato un ragionamento di analisi con l'obiettivo di bilanciare i costi e i ricavi per non avere problemi o sofferenze in futuro sull'equilibrio bancario. Solo l'energia elettrica è aumentata del +23% e dobbiamo tenere presente questa dinamica per evitare ripercussioni nel futuro".
Più 8 euro all'anno sul conto corrente. Un rincaro che scatta dal 1 gennaio del prossimo anno e per tutti i canoni se un cittadino ha aperto più posizioni. Il Centro consumatori in questi giorni si è mosso per chiedere maggiori chiarimenti agli organi di controllo dell'istituto di via Belenzani.
E il primo passo è quello di scrivere alla Banca d'Italia per "constatare la legittimità della comunicazione relativa all'aumenti dei costi di tenuta conto annuali nel rapporto contrattuale con la Cassa di Trento".
I consumatori evidenziano, in particolare, che non sembrano esserci i giustificati motivi tra "il collegamento tra inflazione e incremento dei costi operativi della banca; il collegamento tra aumento dei costi operativi e gli effetti sul rapporto contrattuale e il rapporto sussistente tra l'inflazione e le specifiche modifiche quantitative applicate al contratto".
Poi eventualmente i Crtcu intende interessare l'arbitro finanziario e poi presentare ricorso. "Non commentiamo questa decisione della Cassa di Trento e non intendiamo addentrarci nelle ragioni di opportunità. In questo momento preferiamo adempiere a tutte le procedure tecniche per capire i margini di legittimità della scelta della banca", conclude Biasior.