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Inaugurata la ferrata Campanile Collesei, un ''Diamante nelle Dolomiti'' creato dalla Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime

All’inizio del percorso è stata scoperta una targa in memoria dei pionieri dell’alpinismo Much Happacher e Bepi Martini, ai quali è stata intitolata la via. Successivamente è stata percorsa la ferrata, impegnativa soprattutto nella parte iniziale e in quella centrale, che ha portato gli alpinisti alla cima

Credit Daniel Rogger
Pubblicato il - 09 agosto 2021 - 19:44

SESTO PUSTERIA. Alle 5.30 una delegazione ha preso il via da passo di Monte Croce di Comelico per affrontare, assieme alle guide alpine della Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime, la nuova via ferrata che conduce ai 2371 metri della Croda Sora i Collesei. Ed è così che è cominciata l'inaugurazione ufficiale della via ferrata Campanile Collesei, un gioiellino nelle Dolomiti, creato dalla Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime.

 

La spettacolare via ferrata sull’ottava cima della Meridiana di Sesto è stata realizzata e inaugurata in modo non ufficiale l’anno scorso. Domenica, però, all’ottavo giorno dell’ottavo mese e quindi in un giorno particolarmente adatto per questa cima, al passo di Monte Croce di Comelico si è svolta l’inaugurazione ufficiale. All’inizio del percorso è stata scoperta una targa in memoria dei pionieri dell’alpinismo Much Happacher e Bepi Martini, ai quali è stata intitolata la via. Successivamente è stata percorsa la ferrata, impegnativa soprattutto nella parte iniziale e in quella centrale, che ha portato gli alpinisti alla cima.

 

 

 

Nel giorno di festeggiamenti, la nebbia ha ostruito la spettacolare vista sulle Dolomiti Orientali, sulla Val Comelico, che gli alpinisti hanno nelle giornate di sereno. Non ne ha risentito però l’ottimo umore dei partecipanti arrivati alla meta. Dopo una discesa in compagnia e il ritorno a passo di Monte Croce è iniziata la parte ufficiale dei festeggiamenti con un breve discorso di Waltraud Watschinger, presidente dell’Associazione Turistica di Sesto. “Desidero ringraziare di cuore le guide alpine della Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime - ha detto Watschinger - e i colleghi del Comelico per aver realizzato questa via ferrata. Sono convinta che questa via attirerà molti alpinisti. È stata creata una bella struttura per ferrate, ma non solo: lo si è fatto in un luogo in cui si ricordano le vicende storiche tra Italia e Austria. Allo stesso tempo, poi, si valorizza un’altra cima della nostra Meridiana di Sesto”

 

L’importanza della via ferrata, detta proprio un “diamante nelle Dolomiti”, per il turismo di Sesto è stata evidenziata anche dal vicesindaco Christoph Rainer: “Iniziative e strutture di questo tipo rafforzano la nostra fama a livello mondiale come paese dell’alpinismo. E intendiamo essere all’altezza di questa nomea attraverso la qualità. Con questa via ferrata, percorribile dalla primavera fino all’autunno inoltrato, possiamo organizzare il nostro turismo in modo più sensibile e sostenibile. Così non dobbiamo concentrare tutto il turismo in poche settimane in piena estate. Anziché avere un affollamento in questo periodo, la stagione si allunga e il turismo si equilibra”.

 

Christian Sordo, guida alpina e direttore della Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime, ha riepilogato brevemente la storia della nascita della via ferrata Campanile Collesei. “Da anni ormai avevamo l’obiettivo di realizzare una via ferrata facilmente raggiungibile da Sesto. Ci sono state ripetute battute d'arresto fino a quando abbiamo azzardato un altro tentativo con la Croda Sora i Collesi. Nel 2019 è stato approvato il progetto e ci siamo occupati del finanziamento del progetto. Nel maggio dell’anno scorso abbiamo iniziato i lavori che si sono conclusi a fine giugno dello stesso anno. Non è stato semplice, sia dal punto di vista logistico che nella creazione del percorso. Però siamo molto orgogliosi del risultato e l’affluenza è grande, basti pensare che l’anno scorso più di 1000 alpinisti hanno firmato il libro di vetta”, ha spiegato Sordo.

 

Gabriele de Martin Pinter si è rivolto agli ospiti a Passo di Monte Croce di Comelico in rappresentanza del Comune di Comelico Superiore. “Anch’io desidero ringraziare per la realizzazione di questo gioiello. La via ferrata è stata creata in pochissimo tempo ed esprime la profonda amicizia delle guide alpine per Much Happacher e Bepi Martini. Questa via ferrata ci rende credibili come destinazioni montane ed esprime anche il legame tra le nostre due province confinanti”. Tra gli ospiti era presente anche la figlia di Much Happacher, Helga Happacher. “Sesto vanta 150 anni di tradizione come paese dell’alpinismo. Questa nuova via ferrata porta avanti questa tradizione. Per la nostra famiglia è un onore che nostro padre sia ricordato da questa via ferrata. Grazie, davvero, per questa bella iniziativa”, ha affermato Happacher prima che la giornata all’insegna della via ferrata Campanile Collesei si concludesse piacevolmente a passo di Monte Croce di Comelico.

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