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Erano ben 68 le Lotus al raduno sullo Stelvio: c’è anche chi ha finito i freni per dimostrare le proprie “abilità” alla guida (ma aveva una Bmw). Ecco com’è andata

Gli ambientalisti (e non solo) si interrogano su come sia possibile coniugare questi raduni con la campagna di promozione turistica “Respira sei in Trentino”, gli organizzatori del raduno delle Lotus però sono soddisfatti e stanno già organizzando i tour del prossimo anno

Di Tiziano Grottolo - 17 ottobre 2022 - 20:24

CEMBRA. Si è conclusa la 23esima edizione del raduno Lotus sullo Stelvio che ha portato molti appassionati ad attraversare il Trentino-Alto Adige con i loro bolidi sgargianti. Una tradizione che si ripete dal 1999.

 

Per la verità questo tipo di manifestazioni sono spesso accompagnate da molte polemiche. Le Lotus peraltro erano state protagoniste anche di un altro evento simile nella zona di Primiero San Martino di Castrozza. In molti si interrogano sulla sostenibilità di questi eventi che fanno a pugni con l’immagine che il Trentino-Alto Adige vorrebbe dare di sé.

 

I partecipanti, provenienti da tutta Europa, sono partiti lo scorso venerdì da Bormio mentre sul Passo Stelvio era già caduta un po’ di neve. I fiocchi di neve comunque non hanno impedito ai 68 equipaggi di raggiungere il Passo in serata. Il giorno seguente il serpentone di Lotus è partito in direzione Stelvio per fare la “sosta caffè” al rifugio Folgore, poi via verso la Svizzera attraverso il Passo Umbrail.

 

Dopo una sosta alle pendici dello Stelvio le Lotus hanno intrapreso la salita della montagna. Domenica invece una parte del gruppo è partita per la Val Gardena dove si stava tenendo un altro raduno aperto a tutti i marchi di auto sportive. Una volta arrivate a Santa Cristina le Lotus hanno proseguito per la salita serale al Passo Sella. Altre tappe dell’itinerario sono state: Passo Gardena Passo Falzarego e il Tre Croci, per arrivare al lago di Misurina.

 

Nel comunicato ufficiale gli organizzatori fanno sapere che “scendendo dal passo Giau alcuni partecipanti hanno potuto gustare l’aroma di freni incandescenti: un simpatico Bmw X1 ha deciso di gettare il guanto di sfida alle sportive e in discesa ha finito i freni per dimostrare le sue capacità di guida”. Dopo la “sfida” le Lotus si sono dirette alla diga del passo Fedaia che è da sempre una meta dei tour di Delightful Driving.

 

Nell’ultima giornata del tour, si legge nel comunicato “un traffico molto ridotto e un’andatura più allegra rispetto agli altri giorni che ha regalato numerosi sorrisi ai partecipanti”. L’itinerario, dopo aver percorso la strada che passa per Tires, si è concluso in Val di Cembra.

 

Eppure, gli ambientalisti (e non solo) si interrogano su come sia possibile coniugare questi raduni con la campagna di promozione turistica “Respira sei in Trentino”. Il Wwf in tempi non sospetti criticato l’iniziativa ma tant’è. Nel frattempo gli organizzatori si gustano il loro “capolavoro” e fanno sapere che non vedono l’ora di organizzare i Tour del prossimo anno.

 

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