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Cia interroga la Giunta: ''Per uso illegittimo della legge 104 è previsto il licenziamento?''
All'interno della seduta del Consiglio provinciale è prevista la domanda a risposta immediata che riguarda, indirettamente, il 'caso' Zappini. La dirigente del Cue è indagata per truffa ai danni della Provincia proprio in relazione ai permessi della 104

TRENTO. Tra le interrogazioni a risposta immediata che saranno presentate in Consiglio provinciale spunta il 'caso' Luisa Zappini. Il consigliere Claudio Cia chiede lumi alla Giunta su come si comporterebbe in relazione all'uso scorretto e illegittimo dei permessi legati alla legge per l'assistenza di parenti disabili, la legge 104.
"Qualche settimana ebbe risalto sui media locali la notizia del licenziamento di un dipendente di una catena di supermercati che, in permesso retribuito in base alla legge 104 per assistere un familiare infermo, era risultato invece come spettatore ad un evento sportivo".
"Non si tratta di un caso isolato - scrive Cia - ma di un malcostume assai diffuso nel nostro Paese, tanto che la Cassazione più volte ha avuto occasione di esprimersi in merito definendo questi comportamenti come 'un disvalore sociale' in quanto il lavoratore, usufruendo del permesso per soddisfare proprie esigenze personali, scarica il costo di tali esigenze sull'intera collettività".
"Anche in questi giorni i quotidiani locali trattano possibili situazioni analoghe nell’ambito dell’ente provinciale", e il riferimento è all'indagine che vede coinvolta la dirigente del Cue.
"Premesso quanto sopra - chiude Cia - si interroga la Giunta provinciale per sapere come interviene la Provincia qualora un suo dipendente dovesse risultare in situazione di abuso per utilizzo improprio dei permessi di cura ex legge 104, e se è previsto il licenziamento".