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Claudio Cia: ''De Laurentis? Se vuole unirsi, il numero di Fugatti ce l'ha. 5 stelle? Non escludiamo un'alleanza''
Il leader di Agire parla della situazione politica in vista delle elezioni in ottobre all'indomani della scesa in campo dell'ex presidente degli Artigiani e nel giorno della presentazione della lista al Teatro San Marco alle 14.30

TRENTO. "Siamo disponibili a parlare con tutti, ma i tempi iniziano a essere stretti: il programma del centrodestra per governare il Trentino è ormai alle battute finali", queste le parole di Claudio Cia, leader di Agire, all'indomani della discesa in campo dell'ex numero uno degli artigiani e nel giorno della presentazione della lista al Teatro San Marco in via San Bernardino dalle 14.30.
Il panorama appare ancora fluido alla ricerca delle giuste alchimie per affrontare le urne. E sulla scacchiera si è aggiunto anche "Tre", il movimento politico targato Roberto De Laurentis.
"L'apertura dell'ex presidente degli Artigiani fa piacere - evidenzia il consigliere provincia - significa che la nostra politica è apprezzata. Questa incertezza non aiuta però a orientare l’elettorato. Una confusione alimentata anche da queste recenti iniziative politiche che vedono il nascere di nuove liste che sembrano più funzionali all'accaparrarsi un posto in Consiglio provinciale".
In Agire le idee sono invece abbastanza chiare. "Siamo già pronti a presentare la lista alle prossime elezioni provinciali. I nostri candidati - prosegue Cia - rappresentano l’intero territorio trentino e sono anche espressione di competenze e professionalità diverse, che si traducono nella capacità di rappresentare mondi diversi".
Porta aperta a tutti, ma ormai si va verso la chiusura dei lavori. "Se i civici, i sindaci e anche Roberto De Laurentis - aggiunge il consigliere provinciale - intendono portare un contributo alla coalizione sono benvenuti, abbiamo un approccio collegiale: basta però che chiamino il coordinatore Maurizio Fugatti".
Se il neo-sottosegretario della Lega nei giorni scorsi ha rassicurato tutti in materia Movimento 5 stelle ("Qui le dinamiche nazionali non incidono, l'alleanza è forte"), il consigliere di Agire socchiude la porta ai pentastellati.
"La forza della coalizione è che il nostro perimetro è facilmente identificabile. Non abbiamo ancora discusso di questo - dice Cia - ma a titolo personale penso che soprattutto nel post-elezioni non sia da escludere a priori un coinvolgimento dei 5 stelle: la condivisione di certi temi è evidente, forse le nostre posizioni sono più morbide, in alcuni punti siamo distanti, ma tutto può essere affrontato in modo sereno".
Come il concetto di famiglia, i rapporti scuola e sanità in ambito pubblico e privato. Temi questi di primo piano. "Rispettiamo le idee degli altri - spiega il consigliere - ma non possiamo accettare che alcuni concetti vengano sdoganati per creare confusione. E' giusto identificare le unioni civili in modo diversi, senza discriminare nessuno. La sanità e le scuola in forma privata non possono invece sostituirsi a quella pubblica. L'ente pubblico deve garantire qualità e accessibilità. A ogni modo il consigliere Filippo Degasperi in questa legislatura ha mostrato competenza e capacità, quindi ci sono i margini per trovare qualche punto di contatto con il Movimento".
Insomma se sono rose fioriranno e il termometro resta alto. Il centrodestra si considera avanti nella corsa per conquistare la Provincia.
"Non pensiamo ai numeri - conclude Cia - ma a lavorare a testa bassa per il bene dei cittadini. Certo, le sensazioni sono buone: raccogliamo tanti riscontri da parte dei cittadini quando organizziamo incontri e gazebi, mentre i partiti del centrosinistra sono in balia della paura di perdere il potere hanno perso la bussola e rischiano di sfaldarsi".