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Claudio Cia presenta la sua lista e 'benedice' il candidato presidente: ''Per noi è Fugatti''
Tante persone all'Assemblea provinciale di Agire per il Trentino. Ufficializzata la lista dei candidati: amministratori ed espressioni del territorio. Cia: "Il centrosinistra non capisce più i suoi cittadini. E' giunto il momento che si ritiri in buon ordine"

TRENTO. Il teatro San Marco pieno zeppo, un'organizzazione impeccabile: l'assemblea provinciale di Agire per il Trentino, il movimento politico di Claudio Cia, è riuscita a coinvolgere tante persone sia dalla città che dalle valli.
E tanti ospiti. A portare il proprio saluto, e seduti nelle prime file, i consiglieri provinciali di centrodestra Bezzi e Savoi, i parlamentari appena eletti, come Andrea De Bertoldi ed Elena Testor. Ma l'ospite d'onore era Maurizio Fugatti a cui Claudio Cia ha consegnato ufficialmente lo scettro del centrodestra unito.
"Agire per il Trentino - ha detto Cia pomposo dall'ambone da cui ha tenuto il suo discorso - riconosce nel sottosegretario onorevole Maurizio Fugatti quel profilo che vorremmo caratterizzasse il nostro candidato presidente".
"Siamo consapevoli che la Lega ha un consenso importante - ha spiegato - è il primo partito della coalizione e per questo crediamo abbia l'onere e l'onore di proporre il candidato presidente". Claudio Cia gioca quindi d'anticipo e pianta un paletto che politicamente ha molti significati.
Dice che sul candidato presidente non ci sono discussioni, e lo dice a Rodolfo Borga che continua, dall'esterno, a punzecchiare il centrodestra anche su questo punto. Dice anche che il confine della coalizione è quello che ha invitato lui sul palco. Dalla Lega a Fratelli d'Italia, passando per Forza Italia e dall'Associazione Fassa. Sempre a Borga dice insomma che se dovesse aggiungersi si metterebbe in coda.
Claudio Cia si è presentato com'è lui, 'uno del popolo', ammettendo di non avere la favella, di non essere un politico a tutto tondo, di 'essere un montanaro'. "Ringrazio Marco Sembenotti - ha affermato nel suo intervento - perché mi ha insegnato tanto, che cos'è una delibera, un'interrogazione. Quando fui eletto - ha ricordato divertito - nemmeno sapevo dove si trovava la porta del comune".
Ora Cia è Consigliere provinciale e ha fondato un movimento tutto suo, "e dei tanti attivisti e volontari che ne fanno parte, che senza di loro non ci sarebbe nulla", precisa. Agire per il Trentino è però la sua creatura che in pochi anni è riuscita a imporsi nel centrodestra e il cui nome, associato al consigliere, è ormai conosciuto.
Un 'peso' che sarà valutato il giorno dopo le elezioni, visto che prima d'ora non si è mai presentato ad una competizione elettorale. Forse per questo la lista dei candidati è già stata chiusa e presentata: dentro alcuni nomi noti, altri sconosciuti ai più ma attivi sul territorio.
Alle prossime elezioni di autunno correranno per Agire, tra gli altri, anche Francesca Franceschi, assessora comunale di Primiero San Martino di Castrozza, Mauro Pericolo, sindacalista della Delsa, Rinaldo Stroppa, assessore comunale di Borgo Valsugana, prima che il sindaco gli togliesse le deleghe "per colpa", dice Cia, di aver aderito alla sua lista.
Tra i nomi forti anche Pierangelo Villaci, il combattivo sindaco di Segonzano e assessore della Comunità della Valle di Cembra, ma non mancano i fedelissimi di Cia, la sua squadra di giovani collaboratori tra cui Sergio Binelli e Michele Moser.
"A Claudio Cia riconosco la coerenza - ha detto a margine dell'Assemblea Maurizio Fugatti - perché lui ci ha creduto fin da subito. In Consiglio provinciale, quando non era facile aderire al centro destra, quando Rossi ci puntava con il dito, lui era con noi... Questo in politica non è scontato".
Nel suo intervento, Claudio Cia ha attaccato duramente il centrosinistra autonomista al governo: "Per questi signori è giunto il momento di ritirarsi in buon ordine, non è più aria per loro. Non possono essere d’aiuto alle persone se non pensano alle loro sofferenze, alle loro preoccupazioni, alle loro paure, se non sentono minimamente sulla loro pelle i brividi dell’incertezza per il futuro che le sovrasta".
E ancora: "Il centrosinistra ha privato di credibilità la politica trentina. Alla meritocrazia, un tempo elemento distintivo della nostra terra, si è preferito il favoritismo, sdoganato nel disconoscere i meriti dei suoi cittadini per premiare i raccomandati".
"Ai trentini chiediamo di onorarci con la loro fiducia - ha concluso Cia il suoi intervento, prima di presentare la lista dei candidati e di 'benedire' Fugatti candidato presidente - noi ci impegniamo a onorarli con il nostro agire e l’onestà che ci distingue".