Elezioni, rispunta la candidatura di Vittorio Fravezzi su Rovereto. E Mellarini 'costretto' alla sfida in Valsugana
La sua rielezione sembrava tramontata ma Dellai spinge perché si ripresenti sul collegio senatoriale che lo ha eletto nel 2013. Di conseguenza toccherebbe a Mellarini spostarsi su quello più insidioso di Pergine. Il braccio di ferro è già iniziato

TRENTO. Sembrava ormai fuori dai giochi, obbligato alla regola dell'ubi maior minor cessat in favore di Tiziano Mellarini, il segretario dell'Upt che finiti i mandati nella Giunta provinciale vuole ora un seggio in Parlamento. Ma ecco che nelle ultime ore Vittorio Fravezzi riemerge dell'oblio e la sua candidatura prende quota nuovamente.
Che cosa succede i casa Upt? Succede che Dellai è quasi certo che un seggio glielo garantisca il Pd, all'interno del patto che si sta confezionando a livello nazionale. Civica Popolare, la sua nuova formazione politica che si è inventato con la ministra Beatrice Lorenzin, dovrebbe ottenere sei posti sicuri tra Camera e Senato. Per lui, per Lorenzin e per altri componenti del suo gruppo.
Se fosse così, l'ex governatore lascerebbe libero il collegio della Valsugana, quello più incerto per il centrosinistra, e lì dovrebbe andare Tiziano Mellarini. Quest'ultimo vorrebbe Rovereto, che dà più certezze di vittoria, il collegio in cui si trova il suo bacino elettorale: Tiziano Mellarini abita a Mori, è stato sindaco di Ala.
Ma Fravezzi, che una legislatura in Parlamento già l'ha fatta, è sindaco di Dro e al Senato nel 2013 è stato eletto proprio a Rovereto. Quello sarebbe il suo collegio naturale. Mellarini è segretario, è assessore alla Cultura e alla Protezione Civile. I suoi voti sono sparsi dappertutto, la sua candidatura è di spessore provinciale.
Tra i due, dovrebbe andare lui a misurarsi in Valsugana, Fravezzi sembrerebbe paracadutato lì per un gioco di incastri difficile da spiegare agli elettori. La questione è proprio questa adesso, in Valsugana chi ci va? Fravezzi o Mellarini? Chi accetta la sfida del collegio più insidioso?
Dellai sembra spingere perché il segretario lasci Rovereto in favore di Fravezzi. Ma Mellarini punta i piedi, lui fin dal primo giorno ha opzionato il collegio senatoriale di Rovereto, vuole candidarsi lì. Punto. Tra poche ore si dovrà decidere e il braccio di ferro sembra sia iniziato già da giorni.
Alla fine deciderà la coalizione, tenendo ben presente che le elezioni non servono per garantire all'uno o all'altro un posto in Parlamento, ma per far vincere le idee, i progetti. Servono anche per conquistare seggi, sconfiggere l'avversario, ma in un'ottica che guardi un po' più al di là del proprio tornaconto personale.