Il Patt abbandona il tavolo della coalizione. Panizza si alza e se ne va: ''O Rossi o Rossi''
L'incontro di maggioranza doveva proseguire il lavoro di sintesi, affrontando anche il tema dell'allargamento della compagine e il nome del candidato presidente

TRENTO. Per le Stelle Alpine la riunione di maggioranza è durata poco. Il tempo di sedersi, delle foto di rito. Chiuse le porte del conclave che ha il compito di decidere le sorti della coalizione, Franco Panizza - accompagnato dal suo vice Simone Marchiori e dal capogruppo in Consiglio provinciale Lorenzo Ossana - si è alzato e se n'è andato.
Prima di salutare ha lasciato sul tavolo il testo del comunicato stampa scritto a conclusione della Giunta del partito di ieri sera: "Quello che dobbiamo dire c'è' scritto qui. Buonasera". Una mossa che ha lasciato di stucco i presenti, tutti i rappresentanti dei partiti della maggioranza, Pd, Upt, Verdi, Socialisti e Radicali.
Ma che dice il comunicato? "Il Patt proseguirà nel lavoro di definizione e di predisposizione del programma e delle idee di indirizzo politico e legislativo della prossima Legislatura. Parallelamente il PArtito invita il presidente Rossi a continuare la fase di confronto, in un'ottica di rafforzamento dell'attuale azione e cultura di governo e di rinnovamento, miglioramento e condivisione delle proposte programmatiche".
Queste sono le ultime righe, quelle messe in neretto. Quelle che dicono, dopo due pagine in cui si declina in mille modi che serve continuità, che ora si fa sul serio. Da quel che si capisce, ora sarà Rossi in persona a confrontarsi con la maggioranza.
Un colpo di scena che non era nelle ipotesi. Si capirà in seguito se questa mossa sia stata 'imposta' da Rossi a Panizza per poter gestire lui in prima persona le trattative, per stringere oltre che sulla coalizione anche sul suo stesso partito.
Non è un segreto che le voci favorevoli al cambio al vertice serpeggino anche tra i suoi, e questa nuova strategia può essere un 'serrare le fila' di salvataggio. Oppure questo è un bluff: "Attenzione che se non si conferma Ugo Rossi non andiamo via". Ma dove?