Lega, Bisesti all'Imam: ''Anche in Trentino tanti musulmani stimano Salvini e il nostro partito"
Il neo segretario della Lega, Mirko Bisesti, sui luoghi di culto: "Giusto regolamentarli. E' un’esigenza per la pace e per il bene di tutti i cittadini, cristiani, musulmani, atei e quant’altro"

TRENTO. “La Lega è un partito che dati alla mano ha molti sostenitori musulmani e anche in Trentino tante di queste persone stimano Salvini. L'Imam attaccando noi attacca anche la stessa comunità che lo vede come guida spiriturale”. Queste le parole del neo segretario della Lega Mirko Bisesti in merito alle parole pronunciate ieri dall'Imam Breigheche e sulle critiche di quest'ultimo in merito ad alcuni punti del contratto di governo definiti “Anticostituzionali e discriminatori”.
“Trovo sospetto – ha spiegato il neo segratario - da parte di Breigheche voler evocare i tempi più bui dell’Europa perché la Lega vuole giustamente regolamentare quelli che non sono solo luoghi di culto. I tempi più bui recenti l'Europa li ha vissuti, e li sta vivendo, con il terrorismo di matrice islamista. Non è discriminazione la nostra, ma un’esigenza per la pace e per il bene di tutti i cittadini, cristiani, musulmani, atei e quant’altro”.
Per Bisesti l'imam Breigheche dovrebbe accettare “una normalissima e sacrosanta regolamentazione, che del resto sta alla base di uno Stato di diritto come il nostro e che nei fatti riguarda già qualsiasi religione presente sul nostro territorio”.
Il giovane segretario cita i propri studi fatti sul mondo islamico anche in Nord Africa e la propria esperienza a Bruxelles dove il 22 marzo del 2016 era presente agli attentati assieme a Matteo Salvini e anche nei mesi successivi caratterizzati da una massiccia presenza di militari nella Capitale belga.
Bisesti, infine, lancia un appello nei confronti dell'Imam trentino, affermando: “Chi chiede moderazione deve essere moderato. Molti onesti e seri musulmani che vivono e pagano le tasse in Trentino stimano Salvini e la Lega, continuare ad attaccarci è nei fatti un attacco nei confronti della stessa comunità che la vede come la sua guida spirituale”.