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Cia difende l’emendamento “contro” il Forum per la Pace: “Evitare che si trasformi in un centro di collocamento”
Dopo le critiche il consigliere di Agire rivendica l’emendamento per ridurre l’autonomia e l’indipendenza del Forum per la pace: “Il Consiglio provinciale deve vigilare meglio sulle attività nell’ottica del contenimento della spesa pubblica”

TRENTO. Dentro e fuori dal Consiglio provinciale è battaglia per tutta una serie di emendamenti proposti da esponenti della maggioranza che, se approvati, stravolgerebbero l’assestamento di bilancio presentato nelle scorse settimane dal presidente Maurizio Fugatti. Fra questi ce ne è uno che punta ha ridurre l’autonomia e l’indipendenza del Forum trentino per la pace e i diritti umani, la realtà che dal 1991 si occupa di promuovere la cultura della pace in Trentino e nel mondo.
Dopo le critiche espresse da vari esponenti della minoranza, in particolare dai banchi di Futura e del Partito Democratico, l’autore dell’emendamento spiega le sue ragioni: “Le modifiche – osserva Claudio Cia di Agire – puntano ad aumentare le possibilità di verifica da parte del Consiglio provinciale sul Forum nell’ottica, più che mai importante, anche in virtù dei danni generati dall’emergenza Covid-19, del contenimento della spesa pubblica”.
Secondo il consigliere nelle attività svolte dal Forum per la Pace non si riscontrano mansioni tali da dover essere ricercate all’esterno dell’ente provinciale: “Va notato – prosegue – come lo stesso, nel corso degli anni, abbia dimostrato un’evoluzione della sua funzione che rischia di apparire come una sorta di centro di collocamento”.

Cia punta il dito contro i bilanci “che mostrano come ad una progressiva diminuzione delle risorse dedicate alle spese per l’organizzazione di eventi ed iniziative sia conseguito un innaturale ed ingiustificato aumento delle spese relative al personale assegnato al Forum, con buona pace della sempre più fragile pace nel mondo. Di certo – incalza il leader di Agire – non possiamo sapere quali sono le guerre evitate grazie al ‘fondamentale’ contributo del Forum per la Pace, ma sicuramente conosciamo i conflitti che esso non è riuscito a risolvere e i diritti umani che non è riuscito a tutelare, perché piazza Dante ne è piena”.