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Dopo il "ripescaggio" della pentastellata Baldin, la lista Zaia ricorre al Tar. Nel Consiglio regionale veneto è caos riconteggi
Dopo la sentenza della Corte d'appello di Venezia con cui è stata riammessa nel Consiglio regionale veneto la consigliera pentastellata Erika Baldin a discapito della "zaiana" Roberta Vianello, l'esclusa e la lista Zaia hanno deciso di fare ricorso al Tar. E' caos a Palazzo Ferro Fini, dove c'è tempo solo fino al 16 ottobre per riconvocare l'assemblea

VENEZIA. E' caos nel Consiglio regionale Veneto, dopo che la decisione della Corte d'appello di Venezia sul ricorso del M5S, escluso in un primo momento perché la lista non raggiungeva la soglia di sbarramento, ha escluso la “zaiana” Roberta Vianello a favore del rientro a Palazzo Ferro Fini della consigliera uscente Erika Baldin. Alla base di questa sentenza ci sarebbe stato il risultato superiore alla soglia del 3% raggiunto dal candidato presidente dei 5 stelle Enrico Cappelletti.
Il 3,25% raggiunto da Cappelletti, infatti, avrebbe spinto i 5 Stelle, che complessivamente hanno ottenuto il 2,69% dei voti, a chiedere il riconteggio, riconteggio effettuato dal Tribunale di Padova e che ha portato appunto al “ribaltone” con il ritorno dei 5stelle in Consiglio. Tale decisione non poteva a questo punto che scatenare la bagarre: l'esclusa Vianello ha fatto ricorso a sua volta, dopo che la stessa Assise patavina ha riconosciuto il proprio errore nel conteggio delle preferenze.
Cosa accadrà a questo punto? La domanda è legittima, visto che l'assemblea si dovrà riunire entro il 16 ottobre 2020. Per ora l'unica cosa certa è che la lista Zaia ha fatto ricorso al Tar. L'incertezza regna sovrana.