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L’Oipa: “Revocata la cattura per i due orsi ‘confidenti’ di Andalo e Dimaro, ma la nostra battaglia in difesa dei plantigradi continua”
Secondo quanto riferito dall’Oipa Fugatti avrebbe ritirato l’ordinanza per la cattura dei due orsi giudicati troppo confidenti che gravitano nella zona di Andalo e Dimaro Folgarida: “Siamo ancora in giudizio per l’annullamento dell’ordinanza di cattura dell’orsa JJ4, madre di tre cuccioli, e per la tutela dei tre orsi detenuti al Casteller”

TRENTO. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, avrebbe revocato l’ordinanza del 27 agosto scorso per la cattura di due orsi giudicati troppo confidenti e che gravitano nella zona di Andalo e Dimaro Folgarida. Ad annunciarlo è stata l’Oipa tramite il presidente Massimo Comparotto che commenta: “Questa decisione ci rallegra e ne riconosciamo il buon senso”.
L’organizzazione che si batte per la difesa degli orsi però non ha comunque intenzione di fare un passo indietro per quanto riguarda le altre questioni rimaste in sospeso: “Le nostre battaglie legali proseguono – prosegue Comparotto – siamo ancora in giudizio per l’annullamento dell’ordinanza di cattura dell’orsa JJ4, madre di tre cuccioli, e per la massima tutela dei tre orsi detenuti al Casteller e attualmente chiusi nelle cosiddette ‘tane’, in realtà celle di pochi metri quadri”.
Non sono chiari i motivi che hanno spinto il presidente della Pat a ritirare l'ordinanza, forse la paura di un'ennesima bocciatura dal Tar o piuttosto la riduzione delle attività dei plantigradi in vista del letargo, fatto sta che le associazioni conquistano un'altra vittoria.
Nel frattempo l'associazione ha presentato alla Procura della Repubblica di Trento istanza di sequestro preventivo del Centro faunistico della Provincia Autonoma di Trento “Casteller” per inidoneità della struttura a ospitare gli orsi attualmente detenuti, e gli altri che si prevede di catturare.
L’associazione si riserva inoltre di presentarsi nell’eventuale giudizio anche come parte civile. L’istanza di sequestro si aggiunge all’esposto per maltrattamento già depositato per l’orso M49 che, a seguito dei risultati del sopralluogo nel centro di detenzione svolto dagli esperti inviati dal Ministero dell’Ambiente, è stato integrato da una denuncia querela a tutela anche degli altri due orsi (QUI articolo).