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''Buon ritorno a scuola a tutti i studenti Trentini''. Da ''l'Acquila'' di Fugatti alla ''Conoscienza'' di Bisesti, Moranduzzo aggiorna il ''bestiario'' degli errori
Il consigliere provinciale leghista ha pensato bene di fare un post di buon ritorno a scuola infilando due errori in meno di 10 parole. E allora ecco che quell'immagine di lui che corre, zaino in spalla, davanti alla giornalista di ''Fuori dal Coro'', ironicamente, assume tutto un altro significato

TRENTO. Ci mancava la scritta sulla lavagna ''W la Squola'' e un aeroplanino che vola in primo piano e in qualche modo, qualcuno, avrebbe potuto vederci una citazione del Giornalino di Gianburrasca o di tutta quella letteratura e cinematografia nobile e meno nobile legata alle figure delle ''piccole pesti'' che in classe rendono durissima la vita agli insegnanti tra birbonate e poco studio. Invece, purtroppo, ancora una volta pare proprio che non si possa volare ''alto'', ma si debba volare basso, bassissimo.
Il Trentino da qualche anno pare condannato a finire dietro la lavagna grazie a una classe (s)dirigente che fatica ad esprimersi se non con un italiano ''scorreggiuto''. E così ecco che il consigliere della Lega Devid Moranduzzo questa mattina ha pensato bene di augurare il buon ritorno a scuola degli studenti trentini con questa frase: ''Buon ritorno a scuola a tutti i studenti Trentini''.

Ora passi per il ''Trentini'' in maiuscolo (che scritto così, in realtà, si riferirebbe solo a quelli della famiglia Trentini, insomma agli studenti che Trentini fanno di cognome) ma c'è quel ''i studenti'' che magari in qualche forma dialettale si può anche sentire ma che a metterlo per iscritto fa pensare davvero al peggio. Insomma due errori in un post con meno di 10 parole dedicato, tra l'altro, alla scuola e al ritorno in classe. Roba che Pierino (il bimbo pestifero delle barzellette) in confronto, è un dilettante.
D'altronde, come si ricorderà, la ''serie'' era stata aperta da colui che è stato scelto proprio a dirigere politicamente la scuola trentina, Mirko Bisesti che il giorno della nomina ad assessore all'istruzione e cultura della Provincia di Trento ha esordito scrivendo: "Appena conclusa la mia visita al Dipartimento Conoscienza" aggiungendo una terribile ''i'' alla conoscenza e rendendosi protagonista di una gaffe clamorosa.
Più recentemente, però, ci ha pensato il presidente Fugatti ad aggiornare il ''bestiario degli errori'' scrivendo che avrebbe consegnato ''l'Acquila (con la ''cq'') di San Venceslao'' al campione olimpico Ruggero Tita quando solo qualche giorno prima aveva chiamato, sempre sui social, la compagna di avventura del velista trentino, Banfi e non Banti, esultando sui suoi canali social inneggiando il cognome del noto comico pugliese e non quello della velista medaglia d'oro a Tokyo.
Peggio ancora aveva fatto il presidente della Lega di governo Alessandro Savoi che voleva insultare noi de ilDolomiti dandoci dei ''culatoni'' con una sola ''t'' mettendolo nero su bianco in un commento sulla nostra pagina Facebook. E la lista potrebbe continuare. Ci fermiamo qua ricordando quanto visto pochi giorni fa su Rete4 a ''Fuori dal Coro'': il consigliere Moranduzzo vede la giornalista che si avvicina e lui allora scappa di corsa con lo zaino in spalla. Forse una improvvisa voglia di ''ritorno a scuola''. E allora come, conclude lui, ''in bocca al lupo''.
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