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Fugatti sui social sbaglia ancora e sembra Branduardi: ciao ''DonDaniele Laghi che dopo 11 anni che lascia la valle dei Mocheni che ora diventerà parroco a Brentonico''
Da ''l'Acquila'' scritta con il ''cq'' alla foto della nazionale serba usata al posto di quella italiana si moltiplicano errori e gaffe sui canali social del presidente della Provincia di Trento. La speranza, a questo punto, è che si tratti di una strategia comunicativa per creare interazioni e dibattito sulle sue pagine e non di reali problemi a scrivere in un normale italiano

TRENTO. A questo punto il dubbio è legittimo: il Presidente della Provincia di Trento c'è o ci fa. Maurizio Fugatti continua imperterrito a postare frasi sconclusionate, scrivere parole sgrammaticate, infilare errori marchiani nei nomi. Oggi è toccato a Twitter farsi ''portavoce'' di un messaggio degno de ''Alla Fiera dell'Est'' di Branduardi. ''Ieri A Sant'Orsola abbiamo salutato DonDaniele Laghi che dopo 11 anni che lascia la valle dei Mocheni che ora diventerà parroco a Brentonico'', ha scritto sul suo account Twitter il presidente e mancava solo ''e venne il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò''.
L'italiano ''scorreggiuto'' è ormai un classico della comunicazione social dei rappresentanti della Lega provinciale. Il primo ad aprire le danze e a far capire da subito cosa sarebbe successo negli anni a venire è stato Mirko Bisesti che il giorno della nomina ad assessore all'istruzione e cultura della Provincia di Trento ha esordito scrivendo: "Appena conclusa la mia visita al Dipartimento Conoscienza" aggiungendo una terribile ''i'' alla conoscenza e rendendosi protagonista di una gaffe all'epoca considerata clamorosa oggi, purtroppo, più nella norma di quanto ci si potesse aspettare.
Più recentemente, infatti, era stato il presidente Fugatti a protrarsi in una capriola carpiata ''dell'errore'' scrivendo che avrebbe consegnato ''l'Acquila (con la ''cq'') di San Venceslao'' al campione olimpico Ruggero Tita quando solo qualche giorno prima aveva chiamato, sempre sui social, la compagna di avventura del velista trentino, Banfi e non Banti, esultando sui suoi canali social inneggiando il cognome del noto comico pugliese e non quello della velista medaglia d'oro a Tokyo.
Agli annali è già passato, poi, il ''culatoni'' del presidente della Lega di governo Alessandro Savoi rivolto a noi de ilDolomiti e scritto con una sola ''t'' in un commento sulla nostra pagina Facebook. E la lista potrebbe continuare con l'ultimo Moranduzzo e quell'augurio rivolto agli studenti trentini su Facebook per il loro primo giorno di scuola che recitava così: ''Buon ritorno a scuola a tutti i studenti Trentini''.

Fugatti, però, resta il ''capitano'' della pattuglia leghista anche in questo senso e nelle ultime settimane ha infilato anche la foto della Serbia che esulta al posto di quella dell'Italia che aveva battuto la Serbia agli Europei di volley e un ''potremmo'' al posto di un ''potremo'' riferito al frequentare lo stadio Briamasco rimesso a nuovo.

Troppi errori per chi è stato eletto per scrivere le leggi che governano il territorio. Tra un ''potremmo'' e un ''potremo'' cambia tutto messo nero su bianco in una norma e a questo punto la speranza è che ci sia una strategia che punta proprio sulla gaffe per attirare l'attenzione sui social, pur di creare interazioni e dibattito, che una reale difficoltà ad esprimersi. Insomma il dubbio resta ma la speranza è che, alla fine, ci faccia e non ci sia con buona pace della lingua italiana.