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Zanella lancia l’allarme: “Dimezzati i posti letto in geriatria, così si sovraccarica l’organizzazione e i sanitari rischiano il burnout”

Secondo quanto riferito da Futura a Rovereto, in geriatria, sono stati tagliati 27 posti letto su 54, mentre a Trento si fatica a trovare personale per sostituire i sanitari “No-vax”. Zanella: “Tutto ciò sta mettendo in difficoltà per la copertura dei turni, che ricadono sugli operatori in servizio a rischio burnout”

Di Tiziano Grottolo - 19 settembre 2021 - 10:22

TRENTO. “La popolazione invecchia ma l’Azienda sanitaria taglia metà posti letto in geriatria a Rovereto, mentre a Trento non si copre il personale sospeso”, questa la denuncia contenuta in un’interrogazione del consigliere provinciale Paolo Zanella.

 

Non solo, perché sempre secondo quanto riferito dal consigliere di Futura, a fronte delle sospensioni del personale non vaccinato non si trovano sanitari disposti a sostituire i colleghi “No vax”. “Nonostante una graduatoria per Oss aperta – spiega – quelli contattati rifiutano, visto che si offre loro un contratto solo a fine anno a copertura dei colleghi sospesi. Il tutto con una situazione endemica di carenza di personale, per la quale davvero non si capisce perché venga proposto questo tipo di contratto. Intanto il personale della geriatria rischia il burnout”.

 

Il fatto è che la popolazione trentina che invecchia di anno in anno. Come evidenziano i report dell’Istat gli over 75 in Trentino rappresentano ormai l’11,3% della popolazione, in numeri assoluti si parla di 61.559 soggetti. Da qui al 2030 lo stesso numero salirà a 71.622 (13%) e nel 2040 a 83.465 (15%), con un trend in forte crescita. Ciononostante i posti letto sarebbero stati tagliati.

 

“I posti letto nelle due geriatrie provinciali – Trento e Rovereto, specifica Zanella – erano fino al periodo pre-pandemico 104, cioè 50 a Trento e 54 a Rovereto. Al termine dell’ultima ondata pandemica metà dei posti letto dell’ospedale di Rovereto, 27 in totale, non sono stati riaperti a causa lavori di ammodernamento dell’ospedale in corso e non verranno certo riaperti a breve, sostituiti da posti di terapia intensiva”.

 

Non è un caso, osserva sempre Zanella, che il tasso di occupazione dei posti letto di geriatria sia spesso al di sopra del 100% “d’altra parte lo era già prima della chiusura di questi 27 posti con diversi pazienti appoggiati in altre unità operative, con forte disagio per loro e per i parenti e un importante sovraccarico organizzativo”. Eppure, un tasso di occupazione costantemente al di sopra del 90% dovrebbe far suonare qualche campanello d’allarme sulla necessità di aumentare i posti letto.

 

“La chiusura di metà posti letto a Rovereto ha determinato un sovraccarico di lavoro per il personale che si occupa dei restanti posti letto geriatrici, sovraccarico che arriva dopo la gestione di oltre un anno di continue riorganizzazioni legate alla pandemia. Tutto questo sta mettendo in difficoltà per la copertura dei turni, che ricadono sugli operatori in servizio a rischio burnout. Questa Giunta – conclude Zanella – continua tra contraddizioni e mancanza di visione, come se non stessimo parlando del nostro bene più prezioso, la salute”.

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