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Governo, Patton: ''Da Meloni una legge di bilancio che strizza l’occhio agli evasori e senza misure di crescita e sviluppo''
Duro il giudizio del senatore trentino che critica anche gli interventi in ambito energetico: "Un provvedimento che si limita a prorogare per 3 mesi gli strumenti emergenziali del precedente governo senza alcuna strategia per l’autonomia energetica e misure per la crescita e lo sviluppo”

TRENTO. “Una legge di bilancio che non risponde alle reali esigenze del Paese”. E' un giudizio molto duro quello che arriva dal senatore trentino Pietro Patton in merito alla manovra presentata dal Governo Meloni. Un intervento, quello di Patton, durante il quale parla di “ un iter di conversione confusionario e pasticciato” e anche un Senato “ridotto al ruolo di passacarte”.
Per tutto questo il senatore, eletto nelle fila della coalizione di centrosinistra in Trentino, ha espresso il voto contrario sottolineando diversi temi a partire, spiega, dal fatto che ci troviamo davanti ad una legge “che crea disparità nel trattamento fiscale, strizza l’occhio agli evasori, cancella le risorse per l’imprenditoria femminile e per le donne che rientrano al lavoro dopo la maternità”.
Ma non solo, criticità si trovano anche sul fronte energetico. Su questo tema, spiega Patton, il provvedimento, “si limita a prorogare per 3 mesi gli strumenti emergenziali del precedente governo senza alcuna strategia per l’autonomia energetica e misure per la crescita e lo sviluppo”.
Come se non bastasse, continua il senatore, vengono depotenziati gli strumenti di contrasto alla povertà. “Si tolgono i 500 euro per la cultura ai diciottenni, non si protegge il potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni, non si danno risposte alle questioni più immediate e urgenti come il payback sanitario o i lavoratori fragili”.
Ed infine il giudizio di “Una legge senza una visione di futuro, che va nella direzione opposta all’interesse di un Paese su cui gravano le pesanti incognite del contesto internazionale”.