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Trentino Autonomista Libero punta alle Provinciali 2023: “La Giunta dovrebbe andare a casa, sindacati e partiti non hanno lottato per il popolo”
Ex Lega Nord ed ex Fratelli di Italia ecco Trentino Autonomista Libero il nuovo partito che si prepara per le Provinciali 2023: dal “no” al nuovo ospedale di Cavalese alle critiche al Bus Rapid Transit e alla Giunta Fugatti

TRENTO. Trentino Autonomista Libero, è questo il nome del nuovo partito che si affaccia ufficialmente sulla scena politica trentina. Per la verità il partito aveva mosso i primi passi già all’inizio di quest’anno con oltre un centinaio di gazebo sul territorio. “Ci presentiamo per difendere lo statuto e per le Provinciali del 2023”, ha dichiarato Luigi Campestrini (responsabile della comunicazione) che ha moderato l’incontro al Grand hotel Trento dove era presente fra il pubblico anche il consigliere provinciale Ivano Job, fuoriuscito dalla Lega per poi aderire a Coraggio Italia di Michaela Biancofiore.
Come ogni formazione politica anche Trentino Autonomista Libero si è dotato di una struttura: Albino Wegher (con un passato nella Lega Nord) è stato nominato presidente mentre Adriano Vettore (ex presidente del circolo locale di Fratelli d’Italia) è già consigliere Comunale a Cavalese. Poi ci sono i responsabili delle varie commissioni: Alessandra Pompili (Istruzione), Federico Busetti (Sanità) e Ivan Marches (Energia), Enrico Mangano sarà invece il coordinatore dell’Alta e Bassa Valsugana e Fabrizio Minati è stato nominato responsabile della sezione di Grigno. Alla presentazione hanno partecipato pure Lorenzo Inama (consigliere Comunale San Zeno) e Felice Zanoni assistente capo coordinatore della polizia.
Partendo dal problema del caro elettricità, passando a sanità, agricoltura e pesca, sono state molte le tematiche toccate durante la presentazione del nuovo partito. “Istituzioni, sindacati e partiti hanno abbandonato il Trentino e non hanno lottato per il popolo – ha dichiarato Pompili – per questo siamo scesi in strada per chiedere alla gente di cosa avessero bisogno”.
Dal canto suo Vettore non ha risparmiato le stoccate agli ex compagni di partito fra cui Claudio Cia che non si sarebbe battuto abbastanza contro la proposta della Giunta Fugatti di costruire un nuovo ospedale a Cavalese anziché ristrutturare quello esistente. “Saremo noi a portare le firme contro il nuovo ospedale, quando è stato il momento di votare c’è chi ha scelto di astenersi”. Uno sguardo critico ha interessato anche il Bus Rapid Transit che si vorrebbe realizzare per le Olimpiadi e le Apt “che andrebbero riformate perché sono diventate una lobby”.
“L’amministrazione provinciale se ne dovrebbe andare a casa – ha concluso il presidente Wegher – noi ci presenteremo con chi condivide il nostro programma e il nostro progetto. La nostra volontà è quella di entrare in Provincia, per portare la voce dei trentini e cambiare le cose, siamo persone semplici che lavorano con l’unico scopo di aiutare la comunità senza interessi personali”.