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Valdastico, il Patt: ''Rimaniamo contrari all'uscita in Vallagarina. La Giunta abbia il coraggio di tornare indietro''
Con la discussione sullo sbocco a Trento o in Vallagarina, le Stelle Alpine chiedono che "Si dimostri che all’ordine del giorno c’è lo sviluppo del Trentino. Se vi sono dati in merito (finora solo annunciati) che fanno propendere per l’uscita in Vallagarina vanno tirati fuori e resi pubblici, aprendo il dibattito"

TRENTO. “Il Patt si è sempre opposto all’uscita della Valdastico in Vallagarina e continuerà a farlo”. Sono queste le parole che vengono usate dal Patt in un comunicato stampa per commentare la vicenda della Valdastico che in questi giorni è tornata a far discutere. Dopo i recenti passi fatti da Fugatti non sono mancate le critiche con chiari segnali anche dal Veneto.
A ribadire la propria posizione ora sono le Stelle Alpine chiedendo “che il governo provinciale, stante anche le divisioni interne alla stessa maggioranza, si fermi a riflettere scegliendo per il bene dei trentini e non per una visione ideologica”.
Nella soluzione che si fa strada con l’ultima variante introdotta al Pup, viene spiegato, si guarda al dare sbocco alle aziende della Vallagarina verso il Vicentino, attraendo turisti verso l’Alto Garda. “Non si fa cenno, tuttavia, al modo in cui il percorso ipotizzato potrebbe beneficiare una zona letteralmente soffocata dai gas di scarico come la Valsugana. Anzi, pure gli industriali vicentini hanno dichiarato l’inutilità del progetto per i loro interessi. La loro presa di posizione – spiega il Patt - dovrebbe far riflettere e non portare a tirare dritti per la propria strada”. Per gli autonomisti guidati da Simone Marchiori, un investimento di quell’entità per essere sostenibile deve necessariamente portare beneficio ad entrambi i territori coinvolti (quindi sia Trento che Vicenza), “cosa che attualmente non sembra essere in grado di fare”. In secondo luogo, deve essere sostenibile dal punto di vista ambientale, limitando al minimo l’impatto sui territori e anche in questo caso si tratterebbe di un obiettivo “che il progetto non sembra assolutamente perseguire”.
Con l’inserimento del Pup si è arrivati, viene spiegato nella nota, a poter ragionare su entrambe le soluzioni , lo sbocco a Trento o in Vallagarina, ma ora “si abbia il coraggio di andare oltre. Si dimostri che all’ordine del giorno c’è lo sviluppo del Trentino. Se vi sono dati in merito (finora solo annunciati) che fanno propendere per l’uscita in Vallagarina vanno tirati fuori e resi pubblici, aprendo il dibattito, verificando tutti i pareri contrari e, soprattutto, prospettando soluzioni realistiche per chi il problema lo vive già da anni” afferma il Patt. In caso contrario l'invito delle Stelle Alpine alla Giunta è quello di tornare indietro.
“Si abbia il coraggio – viene spiegato - di tornare indietro e riprendere in mano la soluzione che, non solo a noi, sembra accontentare il maggior numero di attori: perché con l’uscita a Trento Sud si dovranno sicuramente tenere in considerazione le problematiche della Vigolana, di Caldonazzo e di Mattarello, ma si garantirebbe un alleggerimento del traffico sulla SS47, l’eliminazione del rischio di sversamenti di inquinanti nel Lago di Caldonazzo e si garantirebbe quel collegamento con il Vicentino che potrebbe giovare ad alcune nostre aziende, portando perfino ad un rilancio dell’Interporto di Trento e ad un utilizzo maggiore dei treni nella tratta Nord-Sud”.