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Dal Pnrr 660 mila euro per sostenere i servizi domiciliari per anziani e persone fragili (la stessa cifra che i trentini hanno pagato per le recinzioni della Music Arena)

Con un comunicato la Provincia spiega che la Giunta ha approvato due progetti che saranno finanziati dai fondi del Pnrr rivolti a supportare la domiciliarità delle persone anziane, o in condizione di fragilità, e ridurre i tempi di ospedalizzazione, favorendo la presa in carico socio-sanitaria

Di L.P. - 30 settembre 2023 - 17:54

TRENTO. Per prevenire l'aggravamento di situazioni legate alla domiciliarità delle persone anziane e alle loro fragilità la giunta Fugatti ha approvato due progetti che con fondi del Pnrr dovrebbero ammontare a 660mila euro. Esattamente la stessa cifra servita a mettere le recinzioni e in sicurezza, rispetto alla vicina ferrovia, la Music Arena a inizio anno. Solo che in quel caso si sono usati i soldi dei trentini. Qui per aiutare e tutelare gli anziani le risorse arriveranno dal Pnrr. 

 

Il termine di paragone ormai è immancabile per comprendere la portata degli stanziamenti e le priorità di questa amministrazione che in poco più di un anno è riuscita a buttare circa 8 milioni di euro in un pratone per pagare i concerti di Vasco Rossi e artisti vari e di varia fama (tra l'altro investendo anche in un progetto di solidarietà per l'Emilia Romagna che è costato da solo centinaia di migliaia di euro per ''fruttarne'' circa 30mila da dare agli alluvionati, una vera presa in giro). 

 

Oggi, comunque, la Giunta provinciale ha approvato due distinti schemi di accordo, fra la Provincia e le Comunità di Valle coinvolte, per due progetti rivolti a supportare la domiciliarità delle persone anziane, o in condizione di fragilità, e ridurre i tempi di ospedalizzazione, favorendo la presa in carico socio-sanitaria. I progetti sono stati ammessi al finanziamento per 330.000 euro ciascuno, nell'ambito dell’Avviso pubblico 1/2022 PNRR Next generation Eu - Proposte di intervento per l’inclusione sociale di soggetti vulnerabili.
 

Il primo progetto sarà realizzato nell’ambito delle seguenti Comunità di Valle, in qualità di soggetti attuatori di livello locale: Val di Fiemme, Valle di Cembra, Val di Non, Valle di Sole, Comun general de Fascia, Rotaliana - Könisberg, Paganella, Territorio Val d’Adige, Valle dei Laghi. Il secondo vede come soggetti attuatori  di livello locale le seguenti Comunità di Valle: Giudicarie, Alto Garda e Ledro, Vallagarina, Magnifica comunità degli Altipiani Cimbri, Alta Valsugana e Bersntol, Valsugana e Tesino, Primiero. 

 

Entrambi i progetti intendono prevenire l’aggravamento di situazioni caratterizzate da elevata fragilità che porterebbero all'istituzionalizzazione della persona anziana (il ricovero) e/o in stato di grave emarginazione, mediante l’attivazione dei servizi di assistenza domiciliare a garanzia delle dimissioni protette. Obiettivi prioritari degli interventi saranno, pertanto, il sostegno della domiciliarità e della presa in carico sociosanitaria unitaria, la riduzione dei tempi di ospedalizzazione.

 

In particolare, l’offerta di servizi di assistenza domiciliare socioassistenziale per la gestione delle dimissione protette potrà prevedere tra i destinatari persone senza dimora. A integrazione delle azioni descritte verranno attivati dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, individuata come soggetto attuatore esterno, percorsi formativi in favore delle professionalità coinvolte nell’ambito delle dimissioni protette. Le azioni progettuali prevedranno infine il rafforzamento dell’attuale offerta dei servizi di assistenza domiciliare socio-assistenziali. Il progetti prevedono un numero di beneficiari pari a 125 per ciascuno e un finanziamento per singola progettualità pari a euro 330.000, di cui 12.000 euro destinati alle attività formative svolte da Apss, per un totale complessivo di 660.000 euro.

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