Ferrovia della Valsugana, Degasperi: “Tra un fallimento e l’altro in arrivo l’ennesimo stop? Questa linea con la Lega è diventata fra le peggiori d’Italia”
Come ricorda il consigliere di Onda, Filippo Degasperi, fin dal 2016 il Ministero dei Trasporti aveva messo a disposizione 59 milioni di euro per avviare l’elettrificazione della linea ferroviaria Trento-Bassano. “Sette anni dopo, della sempre sbandierata elettrificazione non c’è traccia, 25mila veicoli convergono quotidianamente su Trento dalla Valsugana e non passa giorno che la strada statale 47 non sia bloccata da incidenti”

TRENTO. La linea Trento-Bassano del Grappa è finita tra le 10 ferrovie peggiori d’Italia nella classifica redatta da Legambiente. Da tempo infatti su questa tratta si susseguono una serie notevole di problemi. Eppure buona parte delle criticità avrebbero potuto (e dovuto) essere risolte considerando che questa linea sarebbe strategica per togliere parte del traffico veicolare dalla strada statale 47 “della Valsugana”.
Come ricorda il consigliere di Onda, Filippo Degasperi, fin dal 2016 il Ministero dei Trasporti aveva messo a disposizione 59 milioni di euro per avviare l’elettrificazione della linea ferroviaria Trento-Bassano. “Sette anni dopo, della sempre sbandierata elettrificazione non c’è traccia, 25mila veicoli convergono quotidianamente su Trento dalla Valsugana e non passa giorno che la strada statale 47 non sia bloccata da incidenti”.
Lo stesso Degasperi aveva proposto di impiegare dei treni a batteria. Secondo le simulazioni presentate dal costruttore, questi treni avrebbero potuto facilmente entrare in esercizio garantendo costi inferiori e velocità superiori. “Nel frattempo – ricostruisce Degasperi – nonostante le perplessità di tecnici e addetti ai lavori, il persistente disinteresse della Giunta provinciale e della maggioranza contro l’ammodernamento della linea era stato individuato nell’idrogeno uno strumento di distrazione e un mezzo per procrastinare gli investimenti”.
Nei piani della Giunta Fugatti quattro treni a idrogeno dovrebbero entrare in servizio entro il 2025, questo con tanto di stazione di rifornimento da realizzare a Trento nord. “I sindaci della Valsugana hanno voluto ascoltare in silenzio le promesse della Provincia ma nel frattempo anche i treni a idrogeno sembrerebbero essere finiti in soffitta. É stato aperto un tavolo tecnico per ‘valutare anche la soluzione a batteria’, la stessa che era stata cestinata senza tanti complimenti giusto un anno prima”.
Come già detto, anche per questi problemi, la ferrovia della Valsugana è finita tra le sei peggiori d’Italia: “Si è scoperto con 15 anni di ritardo il problema dei ruotini – conclude Degasperi – e c’è da scommettere che anche nel giugno 2023 la linea sarà chiusa come avviene ormai almeno dal 2017 dietro la scusa dei lavori per l’elettrificazione fantasma”.