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I sindacati irrompono in aula per la legge sugli incentivi alle imprese, sospeso il Consiglio provinciale: "Stop ai contratti pirata e alle agevolazioni a pioggia"
I manifestanti erano raccolti in piazza Dante per la protesta indetta da Cgil Cisl Uil del Trentino, ma intorno alle 10.45 hanno raggiunto gli spazi riservati al pubblico esponendo dei cartelli che il presidente ha chiesto di rimuovere: "Non si cambiano le regole per le imprese lasciando indietro i lavoratori"

TRENTO. I manifestanti irrompono in aula e il Consiglio viene sospeso. E' questo quanto accaduto questa mattina (29 marzo) quando il presidente Walter Kaswalder ha deciso di interrompere la seduta per alcuni cartelli esposti da un gruppo di lavoratori e sindacalisti, aderenti alla manifestazione indetta oggi da Cgil Cisl Uil del Trentino contro la riforma della legge sugli incentivi alle imprese.
Nonostante la richiesta dei rappresentanti sindacali di poter anticipare l'incontro con i consiglieri, previsto per le 13, il presidente, a inizio della seduta, ha affermato che
l'appuntamento rimaneva quello al termine della mattinata. Kaswalder ha definito "inopportuna" la sospensione del Consiglio per ascoltare i sindacati. Una posizione che è stata condivisa e difesa dal consigliere di Fratelli d'Italia, Claudio Cia.
Intorno alle 10.45 circa il gruppo di manifestanti, raccolti in piazza Dante dalle 9 sotto il Palazzo della Regione, hanno raggiunto gli spazi riservati al pubblico esponendo dei cartelli che il presidente ha chiesto di rimuovere, senza successo.
"Non si cambiano le regole per le imprese lasciando indietro i lavoratori - dichiarano Cgil Cisl Uil -. La riforma della legge 6 sulle agevolazioni alle aziende non mette un punto fermo contro i contratti pirata e non elimina i contributi a pioggia. Con i soldi delle tasse delle lavoratrici e dei lavoratori vanno aiutate solo le imprese che applicano i contratti firmati da Cgil Cisl Uil, non anche chi taglia salari e diritti. Il Consiglio provinciale può cambiare la legge".