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Si salva la maggioranza a Brentonico, consigliere ''dissidente'' fa retromarcia: bilancio ok per un voto, niente commissariamento ma dure le minoranze

A Brentonico approvato in extremis il bilancio. Niente commissariamento ma i numeri della maggioranza risicati. Durissime le opposizioni: "Non vi rendete conto che la vostra coalizione ha fallito? Non vi ha sfiorato il dubbio che siete e sarete una palla al piede per questa comunità?"

Di Luca Andreazza - 30 maggio 2023 - 13:53

BRENTONICO. La Giunta Dossi si salva a Brentonico, la maggioranza resiste per un consigliere e approva il bilancio, disinnescando il rischio di commissariamento. Si chiude un mese politicamente tesissimo sull'Altipiano, ma resta un esecutivo fortemente provato, con numeri risicati e una spaccatura profonda, salvo ulteriori ripensamenti di altri consiglieri.

 

A salvare l'esecutivo è sostanzialmente Roberto Simonetti, che dopo aver firmato il documento con Gabriele Leita, presidente del Consiglio comunale, e l'assessore Franco Brunori (entrambi assenti), compie un passo indietro e consegna alla maggioranza il voto decisivo per discutere e approvarsi il bilancio in quanto tutte le minoranze hanno lasciato ancora una volta l'aula. 

 

Quella che sarebbe stata "l'ultima chiamata", venerdì 28 aprile, è diventata la penultima in quanto pochi giorni prima lo Stato aveva allungato il termine di approvazione dei bilanci preventivi al 31 maggio con un'ulteriore proroga di 20 giorni dopo questa data. Tempo che si è rivelato utilissimo per il sindaco per salvare la Giunta. Giorni di consultazione con le minoranze e di confronto con la parte di maggioranza "dissidente", le porte sono state tutte chiuse a esclusione di Simonetti ma tanto è bastato per ottenere il via libera al bilancio e proseguire l'amministrazione del Comune. 

 

Il Consiglio comunale di lunedì 29 maggio, convocato d'urgenza, si è aperto con la lettura della lettera di Leita a giustificare l'assenza: "Come già spiegato il 28 aprile 2023 il bilancio di previsione è un documento privo di linee strategiche e visione di futuro, nemmeno capace di sfruttare le risorse del Pnrr. Per serietà, coerenza, onestà politica, non mi sento complice di decidere di non decidere, non voterò bilancio e non sarò presente in Aula". Le redini sono state prese così da Giovanna Crema Falcieri.

 

Il sindaco ha spiegato che è stato "un mese di piena difficoltà - commenta Dossi - per trovare il modo e motivi di incontro all'interno della maggioranza, spunti di riflessione e guardare a un futuro che ci possa impegnare per il bene della comunità. Siamo qua per votare il bilancio e per evitare il commissariamento. Siamo convinti che Brentonico non meriti il commissariamento, non sarebbe corretto per la cittadinanza, un oltraggio alla democrazia. Le difficoltà di questo mese ci hanno consentito di ristabilire i rapporti e approfondire le idee programmatiche. Il nostro impegno in questi due anni sarà portare a termine progetti, idee e visioni da cui si era partiti".

 

A intervenire, molto duramente, praticamente tutti i consiglieri di opposizione. Particolarmente duro quello di Imerio Lorenzini. "Una situazione inedita che abbiamo osservato e cercato di capire perché il documento della lista 'La Casa dei brentegani' ci ha preoccupato molto, proveniente da parte della maggioranza", spiega l'esponente de Il Faggio. "Più di qualsiasi critica, mozione o interrogazione delle minoranze, il documento aveva posto l’accento sulla inadeguatezza della Giunta. Se a questo aggiungiamo i due precedenti Consigli comunali convocati per l’approvazione del bilancio, e questo di fine maggio che è il terzo, è chiaro che ci troviamo di fronte, di fatto, ad un disastro amministrativo. Il sindaco ha successivamente incontrato separatamente i gruppi di minoranza che, constatato lo stato dell’arte e la mancanza completa di prospettive per il futuro, hanno responsabilmente e velocemente rifiutato di rendersi disponibili all’approvazione di un siffatto vuoto documento programmatico. Ci vien da chiedere: ma non vi rendete conto che la vostra coalizione ha fallito? Con simili silenzi e non risposte, non vi ha sfiorato il dubbio che siete e sarete una palla al piede per questa comunità che ha bisogno di visione per il futuro e di concretezza?".

 

 

Anche il Gruppo misto ha annunciato l'intenzione di abbandonare l'Aula e i consiglieri Moreno Togni (Officina civica), Ivano Tonolli e Mattia Simonetti (Insieme per Brentonico), Alessandra Astolfi (Officina Civica) e Javier Spinella (Naturalmente Brentonico) hanno preso la parola per evidenziare le criticità dell'amministrazione Dossi e per ribadire l'impossibilità nel partecipare all'approvazione di bilancio, un documento vuoto. 

 

"L’essere arrivati alla terza convocazione del consiglio per l’approvazione del bilancio, dopo un vuoto di mesi, denota l’inadeguatezza dell’attuale maggioranza, non solo nell’amministrare il comune ma anche nel gestire la consiliatura. Una responsabilità che aumenta esponenzialmente se si considera che Brentonico è anche comune capofila del Parco del Monte Baldo e che quindi determina la gestione di progetti sovracomunali", spiega no gli esponenti del Gruppo misto. "Abbiamo preso atto, prima con il documento firmato dai membri de 'La casa dei brentegani', poi con le assenza nei due consigli precedenti, che la maggioranza non può più propriamente definirsi tale, specie se si considera che chi si è dissociato è stato anche tra i più votati della lista eletta a condurre la consiliatura".

 

Ok portare a casa il documento di bilancio, l'atto più importante per un Comune, ma le minoranze auspicano comunque che la Giunta consideri di compiere un passo indietro. "Riteniamo fortemente auspicabile che una volta votato il bilancio, visto che questa sera il sindaco ha i numeri seppur di stretta misura per portarlo a casa, l’attuale maggioranza prenda seriamente in considerazione l’opportunità di permanere nel ruolo, che diventi consapevole di non rappresentare più le aspettative di tanti suoi elettori. Noi non ci sentiamo di avallare questo teatrino che si protrae orami da due mesi e riteniamo sarebbe espressione di dignità considerare di permettere ad altri più capaci di proseguire, pertanto abbandoneremo anche questa sera l’aula in coerenza con quanto dichiarato e fatto con i due consigli precedenti".

 

E' arrivata poi la replica del sindaco per rispedire al mittente le accuse, in particolare quella di essere un dittatore, e per ribadire l'importanza di evitare il commissariamento. Il primo cittadino ha poi difeso l'operato delle esecutivo, una situazione dettata in particolare da personalismi e protagonismi. E' stato spiegato che sul Pnrr il Comune ha ricevuto un finanziamento da 100 mila euro per la transizione digitale mentre altri 3 progetti sono stati "cassati", e riportati i risultati raggiunti in termini di personale e altre attività dell'amministrazione per rafforzare il concetto che non c'è assolutamente un vuoto amministrativo e che la Giunta lavora per il bene della comunità (Qui articolo). 

Un lungo intervento e una seduta decisiva ma tesa, che però, non può essere ascoltata in quanto, sicuramente per errore, è stata pubblicata su Youtube come "privata" e quindi non raggiungibile (a ogni modo qui il link in attesa che venga messa nuovamente a disposizione). Poi le minoranze hanno abbandonato l'aula, lasciando la maggioranza a votare il bilancio. Ma alla fine è il risultato quello che conta, bilancio approvato e niente commissariamento

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