Chiusura passo Sella, da lunedì 23 luglio parte la regolamentazione degli accessi
L’obiettivo per il 2018 è quello di ridurre il traffico individuale sul passo Sella del 20%. Resta comunque aperta la possibilità di accedere al passo Sella con veicoli privati previa richiesta di autorizzazione gratuita attraverso app e sito

TRENTO. Un pass elettronico per il passo Sella. Da lunedì 23 luglio scatta il "numero chiuso" a 2.200 veicoli al giorno, un provvedimento in vigore da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16 fino al 31 agosto.
L’obiettivo per il 2018 è quello di ridurre il traffico individuale sul passo Sella del 20% e sensibilizzare i visitatori a una mobilità sostenibile per contribuire alla valorizzazione e tutela del territorio delle Dolomiti Patrimonio Unesco.
L’area interessata si estende da poco dopo l’incrocio/bivio Miramonti (Ss242/Ss243) in Val Gardena all’area Pian de Schiavaneis nei pressi dell’incrocio passo Pordoi/passo Sella (Ss242/Ss48) in Val di Fassa.
Resta comunque aperta la possibilità di accedere al passo Sella con veicoli privati previa richiesta di autorizzazione gratuita, ottenibile tramite l’App o la pagina web www.openmove.com o direttamente presso i punti informativi #Dolomitesvives a partire dal 23 luglio (Qui info).
Il Dolomitesvives pass può essere richiesto per una fascia oraria definita. Il numero di veicoli che possono accedere al passo ogni ora è definito per fascia oraria in modo da evitare picchi di accesso e conseguente congestione.
La fascia oraria dell’autorizzazione si riferisce all’orario di salita al passo, mentre la discesa è possibile in ogni momento. Il pass può essere richiesto il giorno precedente o il giorno stesso dell’accesso al passo.
Sono previste alcune eccezioni. Gli ospiti che soggiornano nelle strutture ricettive sul passo Sella non devono richiedere il pass, ma possono accedere nel giorno di arrivo a qualsiasi ora: basta mostrare al punto di controllo la conferma di prenotazione. In albergo i clienti ricevono poi il pass valido per tutta la durata del soggiorno.
Pedoni e ciclisti, servizi Tpl e mezzi di soccorso, diversamente abili e veicoli agricoli locali, fornitori e servizi tecnici per interventi, autobus turistici e veicoli a trasmissione elettrica sono esenti dal pass e possono passare a vista in qualsiasi momento.
E ancora, possono richiedere i pass stagionali i proprietari, affittuari e collaboratori delle strutture ricettive nell'area interessata, ma anche i servizi di Taxi e Ncc, come tutti coloro che per motivi di lavoro o salute devono valicare il passo Sella.
Sono diversi i risultati forniti dalla Provincia per verificare come la chiusura del passo abbia inciso su turismo, quotidianità dei residenti e attività economiche.
Un monitoraggio con questionari qualitativi (440 questionari distribuiti a turisti e una trentina di video-interviste a imprenditori, popolazione locale e ospiti durante le giornate dell’azione), mentre l’Agenzia provinciale per l’ambiente ha eseguito un controllo dettagliato dei valori relativi al rumore.
E' stato di 2.600 persone in media l’afflusso ogni mercoledì, 380 persone in media hanno partecipato agli eventi, cioè il 15% circa dei visitatori totali, mentre il 50% degli intervistati sul passo è salito in autobus (erano il 6% nel 2014 senza limitazioni di traffico) e il numero di obliterazioni è più che triplicato rispetto all’anno precedente.
L’iniziativa della limitazione del traffico è stata accolta dai turisti con grande entusiasmo. Il 97% è infatti soddisfatto o molto soddisfatto della propria esperienza sul passo e il 67% valuterebbe come un’ottima idea l’estensione della limitazione a tutti i passi del Sellaronda.
Il gradimento rispetto all’esperienza sul passo è mostrato sia dai turisti al corrente delle iniziative collaterali (3 su 10), sia dai turisti informati soltanto sulla limitazione del traffico (6 su 10).
I residenti hanno apprezzato il valore dell’iniziativa nell’ottica della sostenibilità, consapevoli dei forti impatti della congestione e del rumore sul passo, evidenziando però, problemi per gli spostamenti tra le valli.
Il contraltare è però l'opinione tendenzialmente negativa degli operatori (Qui articolo). I mercoledì "Green days" tra luglio e agosto si sarebbe rivelato un flop: un calo economico generale, evidenziato anche dall'emissione degli scontrini, per un calo tra il 15 e il 40% degli incassi. Numeri registrati anche dalla società Pierac di Vigo di Fassa per conto del Comitato (Qui articolo).