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Sacchetti per la frutta a pagamento, OK il prezzo è giusto! Ma gli "Amici della Città" chiedono di rendere bio anche le etichette

A un mese dall'introduzione delle bio-shop le polemiche paiono scomparse ma l'associazione presieduta da Stefano Grassi chiede un passo in più: "Troppi supermercati trentini ci fanno usare le etichette di carta con inchiostro e colla. In questo modo il sacchetto non è più utilizzabile"

Di Luca Pianesi - 01 febbraio 2018 - 18:45

TRENTO. Sembrava dovesse scoppiare la rivoluzione, che la nuova norma non servisse ad altro che a gettare nella povertà gli italiani per favorire misteriosi amici di amici del Governo o chi per loro. E invece, a un mese esatto dall'arrivo dei sacchettini biodegradabili per frutta e verdura nei supermercati, a pagamento a carico del consumatore, ci si accorge che nulla è cambiato e che anzi, la riforma potrebbe essere addirittura conveniente.

 

Lo è senza dubbio per l'ambiente che viene "alleggerito" dalla presenza di queste fonti enormi di inquinamento (Altroconsumo ricorda che sono circa 8 miliardi i sacchetti di plastica che si disperdono nell'ambiente ogni anno con danni gravissimi) ma anche l'utente finale sta scoprendo che questi sacchettini possono essere usati per lo smaltimento dell'umido. I 2 centesimi di media che si pagano, infatti, sono circa 20 in meno di quelli per una normale busta compostabile (che può tranquillamente essere utilizzata per la raccolta dell'umido come c'è stato confermato anche da Dolomiti Energia) ma c'è un ma, che viene segnalato dall'associazione amici della città di Trento.

 

"Non tutte le etichette che bisogna attaccare sulla busta con l'indicazione della pesa, del costo e della data di acquisto - spiega Stefano Grassi presidente del sodalizio - sono adatte a finire assieme ai rifiuti della raccolta dell'umido, perché contengono carta, colla ed inchiostro"

 

"La normativa - osserva l'associazione - non prevede un limite massimo di prezzo, ma lascia agli Stati la libertà di utilizzo di strumenti economici come la fissazione del prezzo. Ogni singolo bio shopper ha un costo che può variare a seconda del punto vendita, ma che nella maggior parte dei casi si aggira tra 1 e 2 centesimi. Si va dal prezzo di 1 centesimo a sacchetto applicato dai punti vendita Esselunga e Lidl, ai 2 centesimi di Carrefour e Ipercoop. L’incidenza sulla spesa annua, ipotizzando per eccesso anche 4 sacchetti al giorno (da 2 centesimi ognuno), in un anno sfiorerebbe i 15 euro a carico del consumatore. La questione è che nei supermercati trentini, eccetto Md ed altre catene nazionali dove si pesa, direttamente, alla cassa senza attaccare nulla sul sacchetto, bisogna applicare delle etichette che trasformano la busta in non compostabile".
 
"Ma visto che in circolazione esistono etichette idonee allo smaltimento con i rifiuti organici - aggiunge Grassi - come quelle già in uso nella catena di supermercati Esselunga, invitiamo caldamente, i supermercati del Trentino a fare altrettanto o trovare un’altra soluzione: come pesare il prodotto alla cassa inserendo il costo direttamente nello scontrino senza attaccare la relativa etichetta".

L'associazione del capoluogo spiega che "il consumatore fa e farà la sua parte con un importante spirito ecologico ma i supermercati debbono fare altrettanto, in questo nostro caro Trentino". Grassi spiega, quindi, che i membri dell'Associazione della Città che riunisce tutte le contrade di Trento e che da sempre è uno dei sodalizi più attivi e solerti del capoluogo, andranno nei prossimi giorni a visitare tutti i supermercati e a coloro che si adegueranno, per aiutare il consumatore e l'ambiente con questi piccoli accorgimenti (etichetta biologica o bilancia in cassa), consegneranno un simbolo unitamente alla tessera di socio onorario di "Amico della Città".

 

"E faremo anche un elenco - conclude Grassi - che verrà poi comunicato e aggiornato attraverso il nostro sito, i media e i canali social". E noi, come ilDolomiti.it, aiuteremo gli "Amici della Città" a dare spazio e visibilità a questo semplice ma significativa iniziativa. 

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