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''Difendiamo la democrazia. In Italia ci sono dei pericoli: prima di tutto il razzismo e il rifiuto del rispetto delle differenze"
L'Anpi del Trentino, per voce del presidente Mario Cossali, ha voluto tracciare un bilancio dell'anno che sta per concludersi e delineare quello che s'appresta ad iniziare: "Il razzismo ed il rifiuto del rispetto ad ogni livello delle differenze
portano con sé la negazione di alcune libertà fondamentali e alla fine della libertà stessa, in quanto tale. Questa è stata la bussola che ha guidato la presenza e l’azione dell’Anpi del Trentino lungo i mesi del 2019 e questa resterà per il prossimo 2020"

TRENTO. La fine dell'anno, si sa, porta sempre con sé bilanci su quello che è stato e speranze per quello che sarà. Anche l'Anpi del Trentino, per voce del presidente Mario Cossali, ha voluto tracciare un'analisi dell'anno che è passato e pensare all'anno che verrà.
L'Anpi è nata, e continua ad esistere, per tutelare la democrazia, il rispetto delle differenze, la libertà. "La democrazia va tutelata, perché in Italia ci sono pericoli: prima di tutto il razzismo e il rifiuto del rispetto delle differenze", ha detto Carla Nespolo, presidentessa nazionale dell’Anpi. E questo è esattamente lo spirito che ha guidato l'azione dell'Anpi nel 2019, e quello che continuerà a guidarla nel 2020. Uno spirito fatto di "comportamenti", e non di "principi astratti".
La nota, poi, continua invitando a prendere piena coscienza di quello che si è e di quello che si può. L'Anpi invita a muoversi in prima persona per fare, ed essere, il cambiamento che si vuole vedere nel mondo. Bando alle sterili lamentele, alla paura e alla rassegnazione, "bisogna esserci, bisogna scegliere, non si può aspettare nascosti che passi la notte, perché l’aurora arriva solo se la portiamo con noi".
Un'aurora, questa, che pare fondamentale per affrontare il nuovo anno. Quello che si appresta ad iniziare non sarà un anno facile. Le guerre non accennano a fermarsi, disuguaglianze e disparità d'ogni genere pure, si assiste ad un crescente dilagare di odio e intolleranza, si continua a morire di fame. Ma, proprio per questo, continuerà anche l'impegno dell'Anpi a favore di un mondo più equo, giusto e tollerante.
"La democrazia va tutelata, perché in Italia ci sono pericoli: prima di tutto il razzismo e il rifiuto del rispetto delle differenze" (Carla Nespolo, Presidente nazionale dell’Anpi). Infatti il razzismo ed il rifiuto del rispetto ad ogni livello delle differenze
portano con sé necessariamente la negazione di alcune libertà fondamentali e alla fine della libertà stessa, in quanto tale. Questa è stata la bussola che ha guidato la presenza e l’azione dell’Anpi del Trentino lungo i mesi del 2019 e questa resterà per il prossimo 2020, vista la responsabilità storica della nostra Associazione e visto il riscontro di interesse e di partecipazione sempre maggiori che suscita.
E’ un orientamento utile nel campo dell’educazione e dell’istruzione, nell’ambito dei servizi sociali, nel campo del lavoro, non è fatto di principi astratti, ma di comportamenti. Certamente richiede una diretta presa in carico della realtà sia a livello individuale sia a livello collettivo. Il riferimento è nutrito dalla memoria e dalla speranza, dal pessimismo della ragione e dall’ottimismo della volontà. Bisogna esserci, bisogna scegliere, non si può aspettare nascosti che passi la notte, perché l’aurora arriva solo se la portiamo con noi, con il sapere e la moralità della Costituzione. Non sarà un anno facile. Le guerre non sembrano diminuire o tantomeno cessare, la spartizione ingiusta delle risorse e delle ricchezze pure. Si muore ancora di fame e il pianeta è sempre più a rischio annunciando un futuro inquietante.
Nel mondo ricco, al quale pure l’Italia appartiene si riproducono al massimo grado per una parte notevole della popolazione le ingiustizie che registriamo su scala mondiale. L’ Anpi non può certo stare a guardare, né limitarsi seppur onorevolmente al ruolo di sentinella vigile della memoria. Anche in quest’anno che comincia bisogna prendere parte attivamente con la parte più viva e sensibile della società a tutti gli atti di difesa e sviluppo della nostra democrazia, sviluppando nel concreto della nostra attività una partecipazione civile all’altezza della situazione, rifiutando la cultura dell’odio e dell’indifferenza, la malaeducation dell’ insulto e della volgarità. C’è bisogno di più cultura dell’incontro senza nulla togliere alla chiarezza e alla trasparenza del pensiero e delle scelte.
Mario Cossali - Presidente Anpi del Trentino