Disinnescare l'odio online: un laboratorio per sviluppare una comunicazione non ostile
Si terrà nella Sala Aurora di Palazzo Trentini un corso laboratoriale sul linguaggio d'odio nel mondo digitale, sul come affrontarlo e sulle misure per contrastarlo dedicato anche ai consiglieri provinciali e ai politici oltre che a tutta la cittadinanza

TRENTO. Esiste una possibile comunicazione civile e non denigratoria da dietro gli schermi dei computer, che non debordi nei suoi eccessi nella vita reale? La vicenda di Karola Rackete, capitana della Sea Watch travolta dagli insulti e dagli improperi al momento dell'arresto nel porto di Lampedusa, simbolizza proprio questa compenetrazione tra un linguaggio ostile virtuale e reale, che dall'online facilmente prende forma nelle relazioni interpersonali.
A tentare di “disinnescare l'odio”, costruendo un modo di comunicare meno astioso e più dialogante, è stato annunciato lo svolgimento di un laboratorio sulla comunicazione non ostile organizzato dal Forum della pace del Trentino. Il corso, che si terrà mercoledì 17 luglio dalle 09.00 alle 13.00 presso la Sala Aurora di Palazzo Trentini, mira a sensibilizzare, nell'era dei social networks, su un utilizzo rispettoso del linguaggio online.
“Sovrabbondanza di informazioni, polarizzazione delle posizioni, uso di mezzi di comunicazione virtuali diversificati e sempre maggiore diffusione di notizie false”, recita il post di presentazione del progetto, “rischiano di anestetizzare il pensiero individuale e hanno un forte impatto sulle modalità di relazione, sia online, sia offline. Nessun ambito tematico è esente dai rischi dei discorsi d'odio”, con cui si alimentano pregiudizi, si consolidano stereotipi e si rafforza l'ostilità verso i gruppi minoritari.
In un'epoca di quotidiano bombardamento di bufale e denigrazioni, si indicano tra gli scopi del laboratorio (diviso in una parte teorica ed una più pratica ed interattiva): l'indagine sull'incitamento all'odio online e sulla relazione tra social media ed espressioni di intolleranza, l'analisi dei discorsi d'odio e la creazione di contro-narrazioni che evidenzino i limiti tra critica ed odio, degli esercizi di riconoscimento dei discorsi d'odio e delle loro finalità, la proposta di adesione al Manifesto della comunicazione non ostile Parole O_Stili. Quest'ultimo, “carta che raccoglie 10 princìpi di stile per ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi, online e offline”, ha già percorso la penisola passando per televisioni, giornali, scuole.
Rivolto a tutti, alla società civile come ai politici, “a prescindere da dove siedano nell'emiciclo trentino”, il progetto, promosso da uno strumento- il Forum per la pace- nato per promuovere buone pratiche di convivenza, vuole rappresentare un “seme per far partire un nuovo modo di comunicare”. Così lo presenta il presidente del Forum Massimiliano Pilati. “Odio e pesantezza che caratterizzano la nostra comunicazione quotidiana, finendo per colpire maggiormente i gruppi minoritari, devono essere disinnescati”, aggiunge.
E l'occasione del laboratorio non può che risultare utile per riflettere e comprendere una comunicazione deteriorata, senza per questo scadere in un acritico politically correct. “Il modo di comunicare senza essere ostili non significa non essere contrari”, non prendere una posizione radicale di critica, chiosa Pilati. Tutto ciò mantenendo il dialogo e una comunicazione educata e rispettosa, in tutti gli schieramenti politici, da tutte le posizioni culturali.
Organizzato dal Forum Trentino per la pace e i diritti umani e progettato dal Centro per la Cooperazione Internazionale, il corso, gratuito, verrà presentato nella conferenza stampa di lunedì mattina, 15 luglio. Per l'iscrizione basta inviare una mail entro le ore 12.00 di martedì 15 all'indirizzo forum.pace@consiglio.provincia.tn.it, o tra le 08.30 e le 09.00 dello stesso mercoledì 17.