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Conzatti: ''Spero che a settembre tornino i corsi di genere nelle scuole'' e sul linguaggio sessista spiega: ''Chi è al governo dia il buon esempio''

Oggi la Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio sarà in Trentino per una due giorni di incontri con associazioni e istituzione. Un lavoro di inchiesta che riguarderà anche altre regioni italiane che porterà alla formulazione di una proposta di legge. Saranno presenti la  presidente Valeria Valente, la vice presidente Donatella Conzatti e la senatrice Isabella Rauti

Di Giuseppe Fin - 10 luglio 2019 - 12:12

TRENTO. “Il linguaggio discriminatorio nei confronti delle donne, può scatenare atti violenti”. La senatrice Donatella Conzatti guiderà a partire da oggi, per due giorni, la visita in Trentino della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio che sarà in missione ufficiale nella nostra provincia con una delegazione rappresentata dalla presidente, la senatrice Valeria Valente e dalla senatrice Isabella Rauti.

 

La missione, autorizzata e sostenuta dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, vedrà diversi incontri sul territorio con enti ed istituzioni locali per sensibilizzare ulteriormente al contrasto di ogni forma di violenza di genere ma anche per portare avanti un lavoro di inchiesta che coinvolgerà diverse zone d'Italia e che si concluderà con una proposta di legge.

La visita in Trentino coincide con la polemica scoppiata a livello nazionale tra il sottosegretario Vincenzo Spadafora e il vicepremier Matteo Salvini. Spadafora, in un'intervista rilasciata a La Repubblica ha affermato che “Le parole di Salvini hanno aperto la scia dell’odio maschilista contro Carola” la capitana alla guida della See Watch che lo scorsa settimana è riuscita a portare in salvo oltre 40 migranti attraccando sulle coste italiane e che è  poi finita sotto attacco del leader leghista.

 

Senatrice Conzatti, l'uso di una certo linguaggio sessista è al centro di una polemica interna al Governo. Assieme con altre colleghe trentine e altoatesine avete già espresso nei giorni scorsi solidarietà alla capitana di See Watch. Le in merito ora allo scontro tra Spadafora e Salvini cosa pensa?

Devo dire che soprattutto in politica ho spesso trovato un atteggiamento piuttosto maschilista. Lo dico riferendomi trasversalmente a più parti politiche. Oltre a questo dico anche che alle donne le prese di posizione partitiche servono però ben a poco. Serve capire che la violenza non nasce da una malattia che non necessita tanto di castrazione chimica ma che è causata da un certo substrato culturale.

 

Di quale substrato stiamo parlando?

Di un substrato che si è fatto strada con il tempo. Se si legittima un certo atteggiamento che porta la donna ad essere considerata quasi come una “suddita” questo fa da apripista a tutto il resto. Si pensa di essere legittimati a dire alle donne perfino di stare zitte. Comportamenti che possono innescare forme varie di violenza che arrivano al femminicidio.

 

Le parole dette dal sottosegretario Spadafora sono riferite al vicepremier. Chi oggi si trova al Governo non dovrebbe dare ancora di più il buon esempio?

Si, certe parole e certe espressioni non le userei. In altre epoche politiche mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui mentre parlavo in una sala qualcuno se ne è andato solo perchè non condivideva il punto di vista diverso che stavo esprimendo. E sto parlando anche di sensibilizzazioni politiche diverse. Quello che deve cambiare è un atteggiamento culturale. Senza generalizzare ma gli uomini si facciano un esame di coscienza.

 

Da cosa o chi bisogna partire?

Bisogna partire dalle scuole. Si deve partire dai bambini per insegnare il rispetto dell'altro. Solo in questo modo si possono formare le persone. Chiunque si occupi di esseri umani deve essere formato al rispetto per il prossimo e ad avere una profonda consapevolezza del significato di certi comportamenti.

 

In Trentino una strada per il rispetto degli altri era stata iniziata con i corsi di genere che hanno portato poi però a moltissime polemiche.

Onestamente in Trentino è stata fatta una battaglia di marketing politico sfruttando la parola 'gender' che in inglese significa semplicemente genere. Purtroppo la politica spesso abusa del marketing per creare consenso e per confondere. Io penso che al di là dei nomi, siano tutti consapevoli che occorre insegnare ai nostri ragazzi il rispetto degli altri. Il mio auspicio è che a settembre possa riprendere il ragionamento su questi corsi di educazione e rispetto.

 

Lei è vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e la visita che fare oggi in Trentino è un tassello di un lavoro molto più grande.

Quello che stiamo facendo è un'inchiesta sullo stato di attuazione della Convenzione di Istanbul in Italia. Abbiamo fatto visita in Basilicata, oggi e domani saremo in Trentino e poi toccheremo altre regioni. Alla fine ci sarà una relazione dove verranno toccati vari temi, dalla prevenzione, la protezione, la rieducazione degli uomini e le norme civili. Tutto quello che raccoglieremo in questo viaggio servirà per fare un disegno di legge della Commissione bipartisan che recepirà tutti i suggerimenti.

 

Il lavoro della Commissione prenderà il via alle ore 14 al Commissariato del Governo. Ci sarà l'incontro con il gruppo di lavoro Scotland. Alle ore 16 è previsto un incontro con gli Enti del terzo settore che si occupano della rete di protezione mentre alle 18.30 le parlamentari si trasferiranno a Rovereto presso il Centro Famiglia Materna dove si terrà l'incontro con la direttrice Anna Michelini e con Sandra Dorigotti e Franca Gamberoni rappresentanti di Alfid Onlus che illustreranno il percorso Cambiamenti. La prima giornata terminerà alle 20 sempre a Rovereto con l'incontro al Centro Le Formichine per l'illustrazione dei percorsi di reinserimento al lavoro.

 

Il lavoro della Commissione proseguirà domani di buon mattino. Alle 8.30 al Commissariato del Governo ci sarà l'incontro con i vertici delle Procure e dei Tribunali di Trento e Rovereto oltre che con i vertici della Procura e del Tribunale dei minori di Trento. Ore 11 l'incontro in Provincia con l'assessora Zanotelli che illustrerà alla delegazione della Commissione il sistema di rilevazione dati della Provincia in ordine ai reati di violenza di genere. A seguire sempre in provincia ci sarà l'incontro con le rappresentanze della Commissione pari opportunità del Consiglio della Provincia autonoma di Trento mentre alle 14.30, presso il rettorato dell'Università di Trento, è organizzato l'incontro con la prorettrice Barbara Poggio, con il Cug e con i membri del dipartimento Studi di genere e della rete Unire. La missione terminerà alle 15.45 con una conferenza stampa alla Sala degli Stucchi in Rettorato.

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