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Il crowfunding della Figc per aiutare la famiglia dopo il terribile incidente durante la partita supera quota 10 mila euro e ora punta i 20 mila: ''Da Handanovic a Olsen, tanti nuovi premi''
La raccolta fondi è attiva fino al prossimo 4 dicembre. Pellizzari: "Il primo obiettivo è stato raggiunto in breve tempo e ora abbiamo l'ambizione di arrivare a 20 mila euro in questa gara di solidarietà a favore di Diego: diversi campioni di serie A contribuiscono mettendo a disposizione alcuni premi"

TRENTO. Il crowdfunding promosso dalla Federcalcio per aiutare Diego Canella e la sua famiglia ha superato in pochi giorni la barriera dei 10 mila euro e ora punta verso i 20 mila euro. Una raccolta fondi per adeguare in maniera congrua la casa di Cogolo di Pejo in quanto le cure sono lunghe ma soprattutto costose e superano, anche in prospettiva futura, tutti gli aiuti finanziari (Qui link della raccolta fondi).
La raccolta fondi è attiva fino al prossimo 4 dicembre. "Il primo obiettivo - commenta Ettore Pellizzari, presidente della Federcalcio trentina - è stato raggiunto in breve tempo e ora abbiamo l'ambizione di arrivare a 20 mila euro in questa gara di solidarietà a favore di Diego. Si sono aggiunti ulteriori premi per i cittadini che decidono di aderire alle iniziative: diversi campioni di serie A contribuiscono mettendo a disposizione alcuni premi".
Il presidente del Cagliari guidato in panchina da Rolando Maran, Tommaso Giulini, mette in palio tre maglie ufficiali della società, autografate dai protagonisti che le indossano: Robin Olsen, Alessio Cragno, Luca Cippitelli. E ancora l’Inter, per l'interessamento di Roberto Samadem, responsabile del settore giovanile dei nerazzurri e vice presidente del settore giovanile e scolastico della Figc, che ha trovato l’immediata disponibilità di Samir Handanovic e Paolo Orlandoni per i guantoni.
"Le maglie e i guantoni costituiscono i nuovi premi che contribuiscono - aggiunge il numero uno della Figc - insieme soprattutto alla sensibilità e generosità di ognuno a incrementare la raccolta di fondi per Diego Canella e per la sua famiglia rappresentano un simbolo di solidarietà che sa esprimere l’intero mondo del calcio, dilettantistico e professionistico. Questi premi sostituiscono le dieci maglie dell'Italia che la Figc aveva messo sul piatto e che avevano indubbiamente trainato l'iniziativa: andiamo avanti, per quello che possiamo, con la volontà di sostenere un nostro amico che amava tanto giocare a calcio e che ora non lo potrà più fare; aiutiamolo a difendere la porta della sua vita".
Il giovane portiere della Redival, allora 24enne, si era gravemente infortunato nell'aprile del 2017 nel corso di una partita di Seconda categoria. Un drammatico incidente avvenuto nel giro di pochissimi minuti, prima una ginocchiata alla testa che aveva lasciato il giovane stordito, quindi la ripresa del gioco e il sospiro di sollievo di compagni e avversari. Ma dopo due minuti Canella aveva perso i sensi per crollare a terra.
Da lì l'intervento dei sanitari e il trasporto all'ospedale Santa Chiara di Trento. Tante le operazioni, anche fuori provincia, e lunghissima riabilitazione. Tutt'ora il giovane vive una condizione estremamente critica e necessita di cure e interventi continui per riportarlo alla normalità.