La Benacense Rugby rischia di scomparire. Ma anche la nazionale scende in campo per sostenerli
Sono tantissimi i messaggi di sostegno ricevuti dalla Benacense, che sono scesi anche in piazza con alcuni gazebi informativi alla Festa dello sport e altre iniziative per mantenere l'attenzione alta: un'attività decennale messa a forte rischio per le incertezze legate all'utilizzo del campo, nonostante il sodalizio si sia mosso in largo anticipo tra pec e richieste di incontri

RIVA DEL GARDA. Anche l'Italrugby scende in mischia con la Benacense, che nei giorni scorsi ha sospeso le attività per la querelle legata all'utilizzo del campo di San Giorgio in quel di Arco, mentre il comune di Riva del Garda esprime alcune riflessioni dopo il messaggio lasciato sulla pagina Facebook negli scorsi giorni dalla società, che in agenda ha anche un incontro in Coni con la presidente Paola Mora per trovare un sostegno alla causa.
"Tutti gli allenamenti sono annullati da sabato 8 giugno - spiega Tommaso Caceffo, numero uno del sodalizio - in attesa che le due amministrazioni ci comunichino qualcosa. La speranza è che questo avvenga nel minor tempo possibile per organizzare al meglio la prossima stagione e per la preparazione atletica, che dovrebbe iniziare tra luglio e agosto".
I rappresentanti della Benacense Rugby sono sempre più esasperati per una situazione nota da tempo, tanto che già a fine febbraio avevano lanciano l'allarme per la concessione sull'utilizzo del terreno di gioco del rione Degasperi e quello Cesare Malossini (Qui articolo). La soluzione ancora non si trova e intanto la società ha fatto le valigie sabato scorso, quando i volontari e le volontarie hanno portato via tutti i materiali.
Nel frattempo sono tantissimi i messaggi di sostegno ricevuti dalla Benacense, che sono scesi anche in piazza con alcuni gazebi informativi alla Festa dello sport e altre iniziative per mantenere l'attenzione alta: un'attività decennale messa a forte rischio per le incertezze legate all'utilizzo del campo, nonostante il sodalizio si sia mosso in largo anticipo tra pec e richieste di incontri, senza però riscontri.
"Abbiamo avviato - commenta il responsabile di Benacense Rugby - una raccolta firme e una campagna social, alla quale hanno aderito anche alcuni atleti della nazionale, per arrivare a proporre un consiglio comunale aperto. Serve un piano territoriale perché gli spazi non ci sono, ma in questo momento siamo fortemente penalizzati per comportamenti di terze parti. A rischio l'attività per 140 tesserati, un centinaio dei quali sono delle fase più giovani. Oltretutto il comune di Arco ha investito 20 mila euro per rifare gli spogliatoi e ora veniamo mandati via, davvero un controsenso".
Nel frattempo la società incassa il tentativo di trovare una soluzione da parte del comune di Riva, mentre da Arco non arrivano ancora segnali e rumors racconterebbero di tensioni tra sindaco e assessora competente per la gestione dell'intera vicenda.

"Il Comune di Riva del Garda - continua Caceffo - sta cercando di trovare una soluzione per il Rione Degasperi, ma nulla al momento è deciso e il rugby lì per ora non ci può andare. Nel frattempo si aggiunge il problema del Comune di Arco, che non riesce a sciogliere il nodo del Circolo di San Giorgio. Già che c’era, l’assessora Tavernini ci comunica che dobbiamo portare via tutta la nostra attrezzatura. E pensare che da mesi le bollette della luce le paghiamo noi, a beneficio non solo del rugby. Comunque lo stato delle cose è che non possiamo allenarci da nessuna parte: d’inverno, magari, potremmo andare in riva al lago, ma d’estate la presenza dei turisti lo rende evidentemente impossibile".
L'amministrazione comunale di Riva ribadisce il proprio impegno. "Abbiamo sempre concesso alla società sportiva quanto richiesto, in relazione alla disponibilità di spazi attrezzati, che non è illimitata. In particolare, sono stati sempre concessi adeguati spazi per le partite e, quando richiesto, anche per gli allenamenti. Tuttavia per riuscire a soddisfare le esigenze di Rugby Benacense, che com'è noto è nata sul campo di San Giorgio nel comune di Arco ma oggi opera su tutto il territorio altogardesano, è necessaria una regia condivisa e l'unione delle forze tra tutte le amministrazioni comunali, il che vale anche per altri sport che per loro natura si svolgono in ambito sovracomunale".
Tutto questo mentre il rugby è sempre più in crescita anche in Trentino (qui il focus della Federazione), mentre la nazionale italiana della palla ovale ha preso "casa" a Pergine per preparare il mondiale in Giappone. "Cerchiamo di fare tutto quanto possibile per rispondere alle esigenze di tutte le associazioni sportive - conclude l’assessore ai lavori pubblici Alessio Zanoni - della cui meritoria attività possono trarre beneficio tantissimi sportivi, tra cui moltissimi giovani. Per quanto riguarda Rugby Benacense stiamo già ragionando sulla prossima stagione, l’obiettivo è poter fornire gli spazi richiesti. Ben sapendo che da soli non potremo farlo, confidiamo in una regia sovracomunale e nella disponibilità degli altri Comuni".